Condannato a 6 anni l’ex speaker radiofonico Andrea Piscina, accusato di pedopornogafia e violenza sessuale
È stato condannato a 6 anni di reclusione Andrea Piscina. L'ex conduttore radiofonico, e allenatore in una polisportiva, di 25 anni era stato arrestato lo scorso 13 giugno con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale nei confronti di minori. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Piscina avrebbe adescato ragazzini su varie piattaforme social presentandosi a loro con falsi nomi, come "Alessia", inducendoli a spogliarsi. Il 25enne aveva deciso di affrontare il processo con rito abbreviato davanti al gup Roberto Crepaldi. Il pm di Milano, Giovanni Tarzia, aveva chiesto una condanna a 9 anni di carcere.
Le accuse nei confronti di Piscina
Le indagini erano scattate nell'estate del 2023, quando la madre di un ragazzino che frequentava una polisportiva milanese aveva presentato denuncia. Come è stato ricostruito nell'inchiesta, Piscina avrebbe adescato bambini tra i 9 e i 14 anni, alcuni dei quali proprio nella stessa polisportiva dove allenava, attraverso alcuni profili falsi sui socia e lo avrebbe fatto tra settembre del 2021 fino a giugno del 2023.
Sui dispositivi di Piscina sarebbero state trovate oltre mille indagini riconducibili a minorenni di contenuto pedopornografico esplicito. Al 25enne, poi, è contestato anche il reato di violenza sessuale, in quanto avrebbe indotto le sue vittime a compiere atti sessuali anche se, vista la loro età, non in grado di esprimere consenso.
Le ammissioni di Piscina e la richiesta della Procura
Durante l'udienza preliminare di novembre, Piscina avrebbe ammesso i fatti di cui è accusato, parlando anche di problemi familiari e personali. La sua legale, Valentina Di Maro, aveva poi spiegato che il 25enne ha già stanziato somme per i risarcimenti, ha iniziato un percorso psicologico in carcere e che "non ha mai avuto contatti fisici con minori".
Piscina sta affrontando il processo con rito abbreviato e durante l'udienza del 19 dicembre il pm Tarzia aveva chiesto nei suoi confronti la condanna a 9 anni di reclusione. Il giudice Crepaldi, invece, ha deciso di condannare Piscina a 6 anni di carcere.