Madalina Ghenea, a processo la sua stalker: messaggi contro di lei anche a Ridley Scott e Sorrentino
È stata minacciata e molestata per anni. Un vero e proprio bombardamento di commenti offensivi sui social che ha portato a processo la 45enne stalker di Madalina Diana Ghenea, star della pellicola di Paolo Sorrentino Youth – La giovinezza.
Per questo domani, martedì 17 dicembre, la modella e attrice romena si costituirà parte civile all'udienza preliminare davanti al gup di Milano Roberto Grepaldi. A trovarsi sotto accusa per stalking aggravato è una sua connazionale, I.B., 45 anni, domiciliata a Limbiate (Milano) ma al momento irreperibile. A lei erano infatti intestate le utenze e gli pseudonimi con cui ha perseguitato la 37enne, "condotte reiterate con cui molestava e minacciava Madalina Ghenea pubblicando in modo petulante commenti offensivi sul suo profilo Instagram, inviando messaggi del medesimo tenore ai suoi contatti, individuati sui profili social, e così cagionandole un grave stato di ansia e paura", scrive il pm nella richiesta di rinvio a giudizio.
Il bombardamento di offese e insulti contro Madalina Ghenea
Secondo la denuncia i comportamenti dell'imputata avrebbero insomma alterato la serenità e l'equilibrio psico-fisico della vittima: in particolare nel 2021, creando profili Instagram con nomi di fantasia, la stalker avrebbe promosso una campagna mediatica denigratoria e minacciosa. Composta anche di mail e messaggi indirizzati ai registi Paolo Sorrentino, Paolo Genovese e Ridley Scott.
Ma non solo. Sotto ogni post pubblicato dall'attrice e conduttrice, fioccavano commenti di questo tenore: "Ti sarai messa nella raccolta della plastica con queste labbra rifatte?". Oppure: "Quanto te la tiri, ricordati che devi morire", accompagnato dall’emoticon di una bara. Senza contare alcuni episodi apparentemente casuali, forse collegati da uno stesso, spaventoso filo conduttore: il furto di un trolley contenente un milione di euro in gioielli all'aeroporto di Roma Fiumicino nel 2022 e l'intrusione da parte di ignoti nel suo appartamento di Milano, senza che venisse rubato niente, avvenuto qualche mese prima.
Il furto del trolley: "Vogliono distruggermi"
"Chi ha rubato il trolley sembrava essere a conoscenza di informazioni personali che gli hanno permesso di progettare il colpo con grande anticipo", avevano fatto sapere al tempo dallo staff della donna. "Questo è solo l’ultimo di una serie di episodi molto gravi che la vedono protagonista, talmente anomali e circostanziati che paiono, assai verosimilmente, essere riconducibili ad una stessa regia persecutoria che si protrae ormai da anni con il solo obiettivo di distruggere la vita e la professionalità della nota attrice che non ha risparmiato neppure la figlia minorenne", hanno poi aggiunto. "Lei vive nel terrore".