Speleologa cade e rimane bloccata nella grotta Bueno Fonteno a 4 ore dall’uscita: soccorsi al lavoro
Una speleologa è rimasta bloccata dal tardo pomeriggio di ieri, sabato 14 dicembre, all'interno dell'abisso Bueno Fonteno, sulla costa bergamasca del lago d'Iseo. Si tratta di Ottavia Piana, già protagonista di un incidente simile nella stessa grotta a luglio del 2023, che questa volta sarebbe rimasta intrappolata a circa quattro ore di distanza dall'uscita, a una quota stimata in circa 580 metri, tra cunicoli e gallerie sotterranee. A dare l'allarme sono stati alcuni colleghi che sono riusciti a tornare in superficie e a chiamare i soccorsi. Le operazioni dei vigili del fuoco, dei carabinieri e dei tecnici del Soccorso alpino e speleologico sono ancora in corso.
La chiamata alla centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza è arrivata poco dopo le 22 del 14 dicembre. Due speleologi, che farebbero parte del gruppo di otto volontari dell’associazione bergamasca Progetto Sebino che ha organizzato la spedizione, dopo quattro ore di cammino sono usciti dall'abisso di Fonteno per chiamare il numero unico per le emergenze. Sul posto, poco dopo, sono arrivati i vigili del fuoco da Lovere e Bergamo, i tecnici del Soccorso alpino e speleologico della stazione della Media Valle Seriana e i carabinieri di Clusone. Presenti anche squadre del Cnsas provenienti da Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto.
Stando alle prime informazioni, sembrerebbe la speleologa Piana abbia avuto un problema durante l'esplorazione dei cunicoli dell'abisso e sarebbe caduta. Non è escluso che la 32enne sia rimasta ferita nell'incidente e, quindi, non riuscirebbe ad affrontare il percorso di quattro ore che lo porterebbe verso l'uscita della grotta. Le operazioni di recupero sono ancora in corso e per il momento non sono note le condizioni della ferita.
I tecnici del Soccorso alpino e speleologico hanno fatto sapere che in questi minuti stanno cercando di definire una linea fissa di comunicazione tra l'esterno e l'interno. La grotta di Bueno Fonteno è stata scoperta solo nel 2006, per questo motivo ci sono ancora diverse parti inesplorate. L'infortunio della speleologa sarebbe avvenuto proprio in uno dei punti che, fino a quest'ultima spedizione, non era conosciuto.