Finisce in un dirupo a 144 all’ora e causa la morte dell’amico: 43enne patteggia per omicidio stradale
Ha patteggiato una pena di 4 anni e 10 mesi il 43enne che il 4 maggio scorso era alla guida dell'auto che, dopo aver impattato con altre due vetture, è finita in una scarpata lungo la strada statale che collega Luino con Cremenaga (in provincia di Varese). Nello schianto morì Francesco Ferrazzo, seduto sul lato passeggero, e rimasero ferite sei persone.
Il 43enne viaggiava a 144 km/h e in stato di ebbrezza
Stando a quanto ricostruito dalla polizia locale di Luino, il 43enne si era messo alla guida della Volkswagen Golf con un tasso alcolemico nel sangue di 1,2 grammi per litro, mentre la soglia è di 0,5 grammi per litro.
Inoltre, come emerso negli accertamenti, al momento dello schianto stava viaggiando a una velocità pari a 144 chilometri orari. La strada, sebbene sia una statale, in quel tratto è composta da due corsie separate da linea continua, con una montagna a un lato e il lago artificiale di Creva all'altro. Per questo motivo, il limite di velocità era di 50 chilometri orari.
La dinamica dello schianto e il patteggiamento
Il 43enne viaggiava in direzione nord e, dopo una serie di sorpassi, aveva impattato contro due auto. L'ultima avrebbe fatto da trampolino, facendo finire la Golf in un dirupo nei pressi della diga di Creva dopo un volo di tre metri. Ferrazzo, 44enne originario della provincia di Crotone, era seduto sul lato passeggero ed è morto nello schianto. In tutto erano rimaste ferite sei persone, tre delle quali in modo grave.
Mercoledì mattina, 11 dicembre, il 43enne è comparso davanti al giudice di Varese. L'uomo, che da sette mesi si trova agli arresti domiciliari, ha patteggiato una pena di 4 anni e 10 mesi per omicidio stradale.