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Come sta Gustavo Rodriguez dopo l’incendio nel capannone a Gallarate: il papà di Belen è in prognosi riservata

Rimangono stabili le condizioni di Gustavo Rodriguez, il padre di Belen, ustionato e intossicato in un incendio divampato giovedì 5 dicembre in un capannone di Gallarate. Il paziente si trova sedato all’ospedale Niguarda di Milano: è in prognosi riservata.
A cura di Alice De Luca
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Rimangono stabili le condizioni di Gustavo Rodriguez, il padre di Belen, coinvolto in un incendio divampato nella mattina di giovedì 5 dicembre in un capannone a Gallarate, in provincia di Varese. Il 65enne ha riportato un'intossicazione e ustioni sul 10% del corpo, soprattutto su faccia e arti. Si trova ora sedato nel reparto ustionati dell'ospedale Niguarda di Milano, in prognosi riservata. Il paziente non è in pericolo di vita, dal momento che le fiamme non hanno danneggiato organi vitali.

Come sta Gustavo Rodriguez dopo il trasferimento in ospedale

Sul posto dell'incidente è accorso il personale del 118, mobilitato dalla centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza della Lombardia (Areu). L'uomo è stato intubato e portato all'ospedale Sant'Antonio Abate di Gallarate, per poi essere trasferito nel reparto ustioni del Niguarda di Milano.

Nel frattempo sul luogo dell'incendio sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno spento le fiamme. Gli agenti di polizia del commissariato di Gallarate hanno svolto tutti i rilievi del caso.

La dinamica dell'incendio è da verificare

Il commissariato di Gallarate è al lavoro sul luogo dell'incidente per chiarire la dinamica dell'accaduto. Stando alle prime ricostruzioni, Gustavo Rodriguez si trovava all'interno del capannone, una struttura utilizzata come deposito e per altre attività, dove lui trascorreva la maggior parte del suo tempo.

Non è ancora noto l'innesco da cui sarebbe divampato l'incendio, scoppiato nella tarda mattinata di giovedì 5 dicembre. I primi testimoni, operai di altri laboratori nei pressi del capannone, hanno raccontato di aver visto la vittima correre fuori dall'edificio urlando, con la testa e gli arti avvolti dalle fiamme.

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