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Genitori invadono il campo durante la partita dei figli e picchiano gli avversari: due feriti

A Cinisello Balsamo (Milano) i genitori dei calciatori della squadra giovanile di calcio hanno aggredito i giocatori ospiti, seguendoli fino allo spogliatoio. Due sono finiti all’ospedale.
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(Immagine di repertorio)
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Nel pomeriggio di sabato 28 settembre a Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, un gruppo di genitori ha invaso il campo durante la partita di calcio dei figli e si è scagliato contro gli avversari. Poi i giovani calciatori, tutti under 16, hanno tentato di rientrate negli spogliatoio, ma due genitori sono riusciti a entrare anche nell'area tecnica per picchiare i membri della squadra ospite. Alla fine ben due persone sono state trasportate d'urgenza all'ospedale.

Ieri, nel centro sportivo comunale Crippa di via dei Lavoratori 51 a Cinisello, si stava disputando la partita delle giovanili di calcio fra le squadre Città di Cinisello e l'Ausonia Academy. Il match è stato fin da subito molto agitato, con diversi insulti fra i giocatori e dagli spalti, soprattutto nei confronti della squadra ospite. Ma la situazione è degenerata dopo che, a tre minuti dalla fine, l'Ausonia ha segnato il secondo goal, che ha fatto finire la partita in pareggio.

Prima scoppia una rissa in campo, in cui restano coinvolti il capitano del Cinisello e un calciatore dell'Ausonia. Poi intervengono i genitori e non per sedare gli animi (come ci si aspetterebbe da persone adulte, che dovrebbero voler dare il buon esempio) bensì per aggredire gli ospiti. I calciatori cercano quindi di rientrare nello spogliatoio, ma due genitori riescono a sfondare e infilarsi nell'aera tecnica.

"Hanno cominciato a picchiare i nostri ragazzi. E non contenti se la sono presi con un nostro dirigente e soprattutto con il nostro giovane preparatore atletico", racconta il mister dell'Ausonia al quotidiano Il Giorno. E sono stati proprio questi due ad avere la peggio: per loro è stato infatti previsto il ricovero d'urgenza in pronto soccorso. Uno al Fatebenefratelli, dove viene poi dimesso con 7 giorni di prognosi per trauma cranico, e il secondo al San Raffaele, dove è rimasto in osservazione fino a sera.

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