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Manuel Cantoni scomparso da 47 giorni nel Bresciano: “Qualcuno ha attivato internet sul suo cellulare”

A Bovegno, in provincia di Brescia, Il 2 agosto è scomparso Manuel Cantoni, 38enne del posto del quale si sono perse le tracce intorno alle 20. L’appello del fratello: “Torna a casa, fallo per le tue figlie”.
A cura di Carlo Coi
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Venerdì 2 agosto, a Bovegno, in provincia di Brescia, è scomparso Manuel Cantoni, un 38enne di cui si sono perse le tracce intorno alle 19.58. Un passato difficile quello di Manuel, lo conferma la sorella alla trasmissione Chi l'ha visto?: "Stava cercando di redimersi, ha anche affrontato un percorso in una comunità di cura". Da poco aveva iniziato un nuovo lavoro, consegnava bombole di ossigeno a pazienti degenti. Tuttavia la sera della scomparsa pare fosse stato accusato di aver rubato da casa due fedi di oro da casa di una cliente. Il fratello, intervistato ieri sera dalla trasmissione Rai, ha voluto lanciare un appello: "Torna a casa per favore, o se hai deciso di allontanarti volontariamente fallo sapere a mamma e papà".

Il giallo sulla scomparsa di Manuel Cantoni

Manuel Cantoni è impiegato presso un'azienda che consegna  bombole di ossigeno ad anziani degenti e con difficoltà respiratorie. L'uomo è padre di due figlie che ama follemente, tanto da aver tatuato i loro nomi sul corpo. Da pochi mesi aveva abbandonato la sua abitazione a Collio, un piccolo comune della Val Trompia, ed era tornato a casa dei suoi genitori. La madre racconta alla trasmissione Rai Chi l'ha visto? le cause di questa decisione: "Mio figlio ad aprile era stato aggredito e malmenato all'interno di casa sua a Collio. Pare che un uomo avesse sfondato la porta di casa e lo avesse insultato e aggredito. Io gli avevo assicurato che a casa sarebbe stato difeso con le unghie e con i denti". 

La sorella Stefania ha voluto sottolineare il passato burrascoso del fratello: "Manuel ha avuto le sue colpe in passato, ma ha fatto un percorso in comunità e cercava di redimersi". Il motivo dell'aggressione pare fossero le avance un po' troppo spinte nei confronti di una donna del posto; sentito dai microfoni della Rai, pare che l'aggressore abbia confermato i fatti: "Manuel Cantoni ha rovinato la mia vita per un anno, immaginate che una persona che voi amate venga continuamente perseguitata da un uomo. Le ha anche creato un profilo falso su un noto sito di incontri. Io egoisticamente dico che sono contento che sia scomparso".

Le tracce di Manuel Cantoni si sono perse il 2 agosto scorso, quando il 38enne stava tornando dal lavoro da un paese vicino. Il suo furgone è stato ritrovato sul ciglio di una strada poco fuori Bovegno, all'interno del veicolo è stato ritrovato il suo marsupio ma non il cellulare e il portafoglio. Cantoni pare fosse cercato in paese dal genero di un'anziana, detto Omarone, che lo aveva accusato di averle sottratto delle fedi di oro. Intercettato dai giornalisti di Chi l'ha visto? l'uomo ha rimarcato aggressivamente la sua estraneità ai fatti: "Io non c'entro un cazzo, non so nulla, non rompete i coglioni, però secondo voi una persona che ruba le fedi a mia suocera che è invalida che persona è!". 

Resta il giallo del messaggio su Whatsapp inviato dalla madre di Manuel la sera del 2 agosto. La donna preoccupata per il mancato rientro del figlio ha inoltrato un sms al ragazzo che è stato ricevuto solo la mattina del giorno seguente alle 10.26. Questo conferma come qualcuno abbia attivato internet sul suo telefono.

L'appello della famiglia

In paese pare che siano molte le persone che vedono in maniera negativa Cantoni, nonostante questo, dopo 47 giorni di silenzi e incognite, il fratello ha lanciato un appello: "Io non mi spiego perché hai lasciato il furgone sul ciglio della strada, sicuramente ti sarai allontanato con qualcuno. Voglio che tu sappia che noi ti siamo vicini, facci sapere se stai bene, e se hai deciso di allontanarti volontariamente avvisa la mamma che è disperata, fallo anche per le tue bambine che sono la tua ragione di vita".

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