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La fuga di Giacomo Bozzoli

Antonella Colossi, la compagna del latitante Giacomo Bozzoli tornata in Italia con il figlio: “Non so dove sia lui, non ricordo”

Resta ancora latitante Giacomo Bozzoli, condannato all’ergastolo lo scorso lunedì 1 luglio per l’omicidio dello zio. La compagna: “Siamo stati insieme fino al verdetto, poi non so dove sia andato. Ero sotto shock e non ricordo”. Le versioni che non tornano e l’ipotesi del depistaggio.
A cura di Francesca Del Boca
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Il ritorno di Antonella Colossi a Brescia
Il ritorno di Antonella Colossi a Brescia
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"Non so", "non ricordo". È piena di buchi e amnesie la testimonianza di Antonella Colossi, la compagna di Giacomo Bozzoli che ieri è rientrata in Italia con il figlio di 9 anni. Resta ancora latitante, invece, il 39enne condannato all'ergastolo lo scorso lunedì 1 luglio per l'omicidio dello zio Mario nella fonderia di famiglia, avvenuto nell'ottobre del 2015.

"Non so che fine abbia fatto Giacomo. Ho perso la memoria per il forte shock, ho dovuto dire a mio figlio che il papà si sarebbe allontanato. Io però volevo tornare, sono una mamma con un figlio piccolo", sono state le parole della gallerista d'arte bresciana dopo giorni e giorni in cui, insieme alla famiglia, era scomparsa nel nulla a bordo di una Maserati Levante nera. "Siamo partiti per un viaggio e siamo arrivati fino a Cannes, lì ho perso il telefono", ha raccontato. Dai tabulati telefonici, però, il segnale dei cellulari sarebbe scomparso molto prima, già dai primi momenti della partenza, e avrebbe localizzato la famiglia nella zona di Desenzano del Garda. Del passaggio in Francia, nessun segno.

Giacomo Bozzoli
Giacomo Bozzoli

Secondo quanto emerso dalle indagini, inoltre, i tre avrebbero proseguito fino a Marbella, nel sud della Spagna dove, secondo il registro di una struttura turistica, avrebbero soggiornato dal 20 al 30 giugno. Poche ore prima del verdetto emesso dalla Cassazione: carcere a vita. Verità o depistaggio? È stato davvero lui a registrare il documento di identità nell'hotel della zona?

"Fino alla sera della sentenza io e Giacomo siamo stati insieme. Poi non so cosa sia accaduto. Io e mio figlio siamo tornati in Francia con un passaggio in auto, e poi mi sono trovata su un treno per l'Italia, con destinazione Milano", ha fatto mettere a verbale la donna. È stata sentita come persona informata sui fatti, e per il momento non si trova indagata per favoreggiamento. 

Mamma e figlio sono arrivati alla stazione di Chiari, Brescia, nel pomeriggio di ieri venerdì 5 luglio. Ma la versione della donna, zeppa di contraddizioni e curiosi vuoti di memoria, non convince gli inquirenti. Mentre restano ancora sospesi tanti interrogativi, uno su tutti: come è possibile che Bozzoli, sul quale pendevano già due condanne all'ergastolo e una sentenza in arrivo in Cassazione, potesse liberamente allontanarsi da casa e addirittura girare all'estero?

Antonella Colossi
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