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Cosa ha detto il presidente della comunità ebraica di Milano su Gioventù Meloniana e perché Avs vuole denunciarlo

Walter Meghnagi sostiene che Alleanza Verdi Sinistra “non ha mai condannato l’attacco del 7 ottobre” a Israele e chiede perché Fanpage.it “non va a mettere le cimici nei centri sociali? O nelle moschee?”. Bonelli e Fratoianni annunciano querela.
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Walter Meghnagi, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli
Walter Meghnagi, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli

Stanno suscitando polemiche le parole di Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, a proposito dell'inchiesta di Fanpage.it "Gioventù meloniana" e della lettera che Giorgia Meloni ha inviato ai dirigenti a Fratelli d'Italia per condannare in particolare le frasi antisemite pronunciate dai giovani del partito. Meghnagi ha infatti detto che gli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra, che avevano messo in luce le ambiguità di quel testo della premier, "si devono vergognare", perché "non hanno mai condannato l’attacco del 7 ottobre". Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli hanno annunciato di voler presentare una querela per diffamazione.

Le parole del presidente della comunità ebraica

In un'intervista al Corriere della sera, Meghnagi ha commentato la lettera che Meloni ha inviato ai referenti del suo partito dopo l'inchiesta di Fanpage.it. "È giusto condannare, come ha fatto in modo unanime tutto il centrodestra, le malefatte di questi giovani", ha detto il presidente della comunità ebraica milanese, che ha confermato di sentirsi protetto da FdI "sia per quanto ha fatto in passato sia per quanto sta facendo ora".

Al contrario Meghnagi non è d'accordo con i leader di Avs che hanno rilevato alcune ambiguità all'interno di quella lettera, soprattutto per il fatto che condanna le frasi antisemite sorvolando sulle altre espressioni neofasciste dei giovani del partito: "Proprio loro parlano di ambiguità? Proprio loro che non hanno mai condannato l’attacco del 7 ottobre? Si devono vergognare".

Poi il presidente ha voluto dare un suggerimento, senza che la giornalista del Corriere glielo chiedesse, a Fanpage.it: "Perché non va a mettere le cimici nei centri sociali? O nelle moschee? Perché non ci fanno sentire cosa dicono degli ebrei nei luoghi vicini alla sinistra?".

E quindi ha aggiungo: "Vorrei sentire una parola di condanna da parte della sinistra per tutto quanto è successo negli ultimi 8 mesi: 1.100 manifestazioni pro-Pal; le aggressioni a Milano durante la parata del 25 Aprile… Dove sta il Pd? Dove stanno le voci autorevoli, come quelle di Bonaccini, Letta, Franceschini? Dov’è il vecchio Pd che difendeva noi ebrei?".

La replica di Avs e Pd

I leader di Avs hanno subito bollato le dichiarazioni di Meghnagi come "parole infamanti e false di cui dovrà rispondere nelle sedi giudiziarie", ribadendo che "la nostra condanna dell’orribile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre è stata immediata e senza alcuna ambiguità, ed è rintracciabile oltre che nelle nostre dichiarazioni in tutti gli atti parlamentari di questi mesi". Per questo intendono sporgere querela per diffamazione nei confronti del presidente della comunità ebraica milanese.

Anche il Partito democratico ha risposto, tramite il segretario provinciale di Milano: "La Senatrice Liliana Segre ha usato parole di angoscia rispetto a quanto emerso dall’inchiesta di Fanpage, Meghnagi attacca invece la testata e difende FDI. Siamo all'assurdo". Alessandro Capelli ha continuato: "Non riesce proprio a nascondere il suo posizionamento strumentale vicino a questa destra".

Dello stesso avviso è il sindaco di Milano, Beppe Sala: "Mi sembra che quello sia il posizionamento politico di Meghnagi. La scorsa settimana ha detto che ci sono sindaci come quelli di Milano e Bologna che strizzano l'occhio alle parti estreme palestinesi, ma non so a cosa si riferisce".

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