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Sequestrato a Malpensa “ingredienti” per produrre 63 milioni di pasticche di Ecstasy: valgono 630 milioni di euro

La Guardia di Finanza dell’aeroporto di Malpensa ha sequestrato un carico dalla Cina contenenti gli “ingredienti” per produrre 63 milioni di pasticche di Mdma, ovvero la sostanza sintetica comunemente nota come Ecstasy: arresti e altri sequestri in Italia e Olanda.
A cura di Giorgia Venturini
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Oltre 6 tonnellate di precursori che contengono materiale per produrre 63 milioni di pasticche di Mdma, ovvero la sostanza sintetica comunemente nota come Ecstasy. È quello che hanno trovato i militari della Guardia di Finanza di Varese in servizio all'aeroporto di Malpensa in un carico proveniente dalla Cina: al suo interno hanno scoperto tutti gli ingredienti con cui si sarebbero potute realizzare le pasticche che sarebbero finite nel mercato illegale delle droghe sintetiche europee e che avrebbero fruttato, molto probabilmente a una organizzazione criminale, oltre 630 milioni di euro.

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Stando all'operazione dei militari dell'aeroporto di Varese, le spedizioni di droga sono arrivare da un Cargo City dell'Aeroporto di Malpensa: in poco tempo le Fiamme Gialle hanno individuato confezioni perfettamente sigillate le cui etichette facevano intendere una produzione di tipo "industriale" ma che ha fatto subito suscitato sospetto ai finanzieri. All'interno i granelli di povere bianca e scaglie giallastre non apparivano però coerenti con il contenuto dichiarato all'importazione. Così prima si è provveduto ad analizzare la dichiarazione doganale della Ditta produttrice che aveva classificato il prodotto come "Polyester Poweder Coating", usata per verniciatura a polvere di poliestere. E poi, dal momento che la dichiarazione non convinceva, si sono svolti gli accertamenti sui contenuti nell'Istituto di Ricerca di Ispra (JRC) che ha permesso di individuare il corretto contenuto della merce.

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"Gli esami di laboratorio – spiegano le Fiamme Gialle – svolti sulla prima spedizione individuata hanno accertato che il contenuto era di 1.063 kg di piperonil-metil chetone (PMK): un precursore chimico utilizzato per la produzione di sostanza stupefacente di tipo MDMA ed elencato nella Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope, il che significa che è strettamente controllato: la sua produzione, distribuzione e detenzione sono vietate".

Tutto il carico, stando alle prime verifiche, doveva essere destinato a una società con sede legale a Milano e sede operativa a Caronno Pertusella nel basso varesotto. Ma la tappa finale della spedizione sarebbe stato un indirizzo olandese. Grazie al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (S.C.I.P.) il carico è stato sottoposto a un "monitoraggio transfrontaliero", con la collaborazione della polizia olandese.

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Nel dettaglio: "La cooperazione internazionale Eurojust ha permesso di dare avvio, in Olanda, di ulteriori e distinte indagini, che hanno permesso di individuare un luogo di stoccaggio di stupefacenti, rinvenendo 38 scatole di PMK; 5 kg di PMK; 28 kg di Ketamina; 40 kg di Methylamine (usata per produrre MDMA). A seguito di ulteriori indagini, sono stati sequestrati ulteriori 150 kg di PMK; 3 kg di pillole di MDMA; 4 kg di Ketamina; 40 Kg di Marijuana ed ulteriori quantitativi minori di altra sostanza stupefacente". Le indagini hanno portato all'arresto due uomini cinesi e ulteriori sequestri nei magazzini dell’importatore a Caronno Pertusella (Varese): qui sono stati trovati ulteriori 4.213 chili di PMK. Inoltre è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari al rappresentante legale della società milanese che ha importato le spedizioni in Italia.

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