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Chi era Riccardo Legnani, il 23enne deceduto in un incidente con la moto a Turate

Riccardo Legnani è morto in seguito a un incidente con la moto a Turate (Como). Il 23enne viveva a Rescaldina e giocava a pallanuoto con la squadra di Arese.
A cura di Enrico Spaccini
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Riccardo Legnani (foto da Facebook)
Riccardo Legnani (foto da Facebook)

Si chiamava Riccardo Legnani il ragazzo morto in seguito a un incidente avvenuto ieri sera, mercoledì 26 giugno, lungo via Cavour nel territorio di Turate (in provincia di Como). Il 23enne è stato sbalzato dalla sua Ducati Monster dopo aver sorpassato un camion, finendo contro un muretto. I sanitari lo hanno trasportato d'urgenza all'ospedale di Circoli di Varese con l'elisoccorso, ma è deceduto poco dopo per le lesioni troppo gravi. Residente a Rescaldina, Legnani lavorava come cuoco e giocava da portiere nella squadra Master della Sg Sport di pallanuoto di Arese.

L'incidente a Turate

L'incidente è avvenuto intorno alle 21:30 del 26 giugno nel territorio comunale di Turate. Stando a quanto raccontato da alcuni testimoni, Legnani stava viaggiando in sella alla sua Ducati verso il centro del paese. Ad un certo punto, avrebbe sorpassato un camion ma, al momento del rientro nella carreggiata, avrebbe perso il controllo del mezzo. Le forze dell'ordine sono ancora al lavoro per capire il motivo, ma in quel momento la moto lo ha sbalzato a terra, facendolo finire contro un muretto. Il mezzo pesante non lo avrebbe urtato e il camionista è riuscito a evitare di investirlo.

Le condizioni del 23enne, però, sono apparse subito critiche. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Cantù, che si sono occupati di eseguire i rilievi, insieme all'ambulanza della Croce Rossa di Saronno con automedica e l'elicottero dell'elisoccorso di Como. Legnani è stato trasportato d'urgenza all'ospedale di Circolo di Varese dove, poche ore dopo, è deceduto.

"Lascerà un gran vuoto"

Originario di Garbagnate Milanese, il 23enne era grande appassionato di auto e moto. Da qualche tempo lavorava come cuoco, ma sin da bambino giocava a pallanuoto come portiere.

"Riccardo era un ragazzo caparbio che ha difeso la porta dell’Arese con passione e con il sorriso, molto presente e sempre disponibile, lascerà un gran vuoto", ha scritto la squadra sui social, "gli abbiamo voluto tanto bene".

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