36 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Violenza sessuale e botte alla moglie, condannato a 11 anni: in tribunale spacca a calci la sedia

Un uomo è stato condannato a undici anni perché accusato di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della moglie. Dopo che le giudici del tribunale di Bergamo hanno letto la sentenza, l’uomo ha scatenato il finimondo in aula.
A cura di Ilaria Quattrone
36 CONDIVISIONI
Immagine

Nella giornata di ieri, mercoledì 26 giugno, a Bergamo un uomo è stato condannato a undici anni di carcere perché accusato di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti della moglie. Il pubblico ministero Paolo Mandurino aveva richiesto una condanna a nove anni e tre mesi. La sentenza del Tribunale di Bergamo si aggiunge alla condanna a otto anni di reclusione per quattro rapine a mano armata. Per questo stesso reato è stata condannata anche la moglie 27enne a due anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione.

I fatti contestati risalgono a un periodo molto lungo: vanno da agosto 2022 ad aprile 2023.

Proprio poco dopo la pronuncia della sentenza, l'uomo ha scatenato il finimondo. L'imputato, un 36enne di Casirate d'Adda, ha infatti sferrato un calcio all'indietro alla sedia su cui era seduto e l'ha spaccata. Gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno quindi bloccato per le braccia e lui ha scalciato verso il vetro. È stato necessario chiedere alcuni rinforzi per placarlo. La madre e la sorella hanno provato a calmarlo, ma invano.

L'uomo è stato condannato a undici anni perché la Corte, presieduta dalla giudice Patrizia Ingrascì, ha negato la concessione delle attenuanti generiche che aveva chiesto il difensore del 36enne: "Considerato altresì che l'imputato non ha manifestato nel processo alcun segno di ravvedimento e risulta gravato da precedenti condanne caratterizzate dalla violenza alle persone, significative di un’indole incline all’uso della forza". Il 36enne dovrà inoltre versare 15mila euro di provvisionale oltre al risarcimento che sarà liquidato in sede civile. Non è stata riconosciuta l'aggravante della violenza assistita dalla figlia di tre anni.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views