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Discarica abusiva in città, i residenti: “E questa sarebbe la capitale europea? Anche qui siamo a Milano”

I residenti di via Padre Reginaldo Giuliani, zona Istria, lamentano da mesi l’abbandono sistematico di rifiuti nella via: “Montagne di sporcizia, qui degrado e buchi neri di illegalità. Eppure siamo in una via di Milano, anche se non abitiamo dentro un quartiere-vetrina”
A cura di Francesca Del Boca
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Le fotografie dei residenti di via Padre Reginaldo Giuliani a Milano
Le fotografie dei residenti di via Padre Reginaldo Giuliani a Milano

Elettrodomestici rotti, mobili vecchi, materiale da cantiere, pneumatici. E ancora sacchi della spazzatura, materassi, carrelli della spesa. Montagne di rifiuti che da tempo vengono sistematicamente abbandonati in una strada di Milano: è via Padre Reginaldo Giuliani, zona Istria. Dove i residenti sono ormai esasperati. "La via è funestata da un problema di abbandono costante di rifiuti, è così da più di un anno", denunciano alcuni di loro oggi. "Non possiamo più andare avanti così. La situazione è inaccettabile".

Una discarica a cielo aperto nel bel mezzo di una via residenziale di Milano, che costeggia nella prima periferia a nord della città. Una porzione di città non così lontana dalla movida di Isola o dalla stazione Centrale. "Dovrebbe essere anche questa una via di Milano, anche se non si trova in un quartiere-vetrina. Noi residenti ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni cittadine, in balìa del degrado e della prepotenza degli incivili che continuano a spadroneggiare senza che nessuno faccia niente".

Eppure le segnalazioni dei cittadini alle autorità locali, da mesi e mesi, ci sono. "Abbiamo contattato più volte anche la polizia locale ma siamo sempre stato rimandato all'ufficio del Comune, senza ottenere neppure che qualcuno venisse a vedere con i propri occhi le condizioni in cui siamo costretti a vivere ogni giorno". Rifiuti, sacchi sporchi, immondizia di ogni genere. "Ora proveremo a rivolgerci anche al consiglio di zona, per chiedere aiuto almeno a loro. Speriamo ci possano dare presto una mano per andare alla radice della questione".

L'unica soluzione possibile al momento, per tamponare il problema, sembra essere quella di rivolgersi alla società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Milano. "Ma il paradosso è che l’operosità dei residenti che si attivano per chiedere ad Amsa la rimozione straordinaria di rifiuti abbandonati non fa che rinforzare la pratica di chi li abbandona illegalmente: vedendo che prima o poi qualcuno verrà a pulire, chi persevera con questa condotta prepotente si sente autorizzato a continuare a farlo e anzi, probabilmente penserà che funziona in questo modo", proseguono i residenti. "Senza contare che dalla comparsa dell’immondizia alla pulizia passano sempre due o tre settimane e quello che all’inizio è un semplice sacco diventa, a ridosso dell’intervento, un cumulo di spazzatura".

Una situazione di degrado che porta sporcizia ("il vento e la pioggia sparpagliano il contenuto dei sacchetti abbandonati, spesso vediamo ratti sul marciapiede") e soprattutto senso di insicurezza per gli abitanti. "C'è chi abita qui da sempre e chi è venuto a vivere qui perché non può permettersi di abitare in centro. Oggi si trova deluso, a fare lo slalom magari con il passeggino o i bambini piccoli tra sacchi di immondizia, liquami, cartacce, deiezioni, rifiuti ingombranti, resti di cibo e bottiglie in frantumi".

E ancora. "Non sappiamo chi siano i responsabili, ma probabilmente ci sono buchi neri di illegalità nella via, realtà dove lo Stato non arriva dietro i condomini della via", ancora le loro parole. "Quello che chiediamo è che si presti finalmente attenzione a via Padre Reginaldo Giuliani e soprattutto ai suoi residenti".

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