Milano, avviso ai ladri dei Navigli: “Vi spariamo dalle case”
In mancanza di controlli e sicurezza, i milanesi sperimentano metodi fai da te contro furti e aggressioni: nella zona dei Navigli sono comparsi cartelli che riportano precisi avvisi nei confronti dei ladri. Si tratta di un foglio in formato A4 con su scritto: "Ladri, con queste cartucce vi spariamo dalle finestre di fronte se assalite chi passa di qui". I cartelli sono scritto a mano e sono appesi al parapetto del Naviglio Grande in secca. Il messaggio è diretto ad un gruppo di giovane slavi che, recentemente, rende difficile la vita dei runner e dei ciclisti che frequentano la pista dell'Alzaia tra Corsico e via Ludovico il Moro. Tra le vittime delle rapine, però, anche numerosi anziani. L'avviso ai rapinatori è scritto su un semplice foglio contenuto in una cartellina trasparente, e, a corredo del messaggio, vi erano anche cartucce calibro 12 da caccia. I bossoli erano stati rimossi, ma i cartelli restano. Per evitare i rapinatori, c'è chi, rassegnato, percorre la zona solo in compagnia, oppure senza soldi, cellulare o mp3 nelle tasche.
Furti e aggressioni sui Navigli – Qualche settimana fa aveva lasciato perplessi la notizia della rapina avvenuta in negozio di antiquariato situato in zona Navigli: i due balordi autori del furto fuggirono a bordo della propria auto investendo due vigili. Nello stesso luogo, a quanto pare, non sarebbero rare le visite di malviventi che rapinano e aggrediscono i runner e gli anziani che attraversano la pista ciclabile per accedere agli orti situati tra il Naviglio e i binari della stazione San Cristoforo. Quando i cartelli minatori contro i ladri iniziavano a fare notizia tra i residenti, qualcuno pensò che proprio uno degli anziani rapinati fosse l'autore del messaggio, "Vi spariamo dalle finestre", un foglio accompagnato da cartucce nuove, acquistate per uso sportivo. Una minaccia senza mezzi termini scritta da una persona sicuramente esausta, lasciata sola dalle forze dell'ordine, in balìa della microcriminalità dilagante. Il consigliere provinciale Luca Gandolfi si è espresso sulla questione, affermando: "È un segnale preoccupante. Era prevedibile che, a fronte della mancanza di risposte concrete, i cittadini si organizzassero autonomamente".