Migranti, polizia e carabinieri sgomberano rifugio Chez Jesus nella canonica di Claviere
Vasta operazione di polizia e carabinieri dalla prima mattinata di mercoledì per sgomberare il rifugio per migranti Chez Jesus a Claviere, in Alta Valsusa, allestito da alcuni esponenti del movimento antagonista nei locali della parrocchia per dare un mano ai tanti richiedenti asilo e migranti che dall'Italia contavano di andare in Francia. A renderlo noto sono stati gli stessi occupanti che, alla vista dei primi agenti, attraverso la loro pagina Facebook, hanno lanciato un appello agli altri attivisti: "Stanno sgombrando il rifugio e stanno distruggendo tutto, accorrete!". Un appello a cui attraverso i social hanno risposto molti attivisti "no border" che in questi mesi hanno appoggiato l'attività del rifugio realizzato negli spazi sotto la chiesa e servito come punto d'appoggio per i migranti che volevano espatriare clandestinamente. Durante lo sgombero la Digos ha identificando una quindicina di persone che in quel momento erano all'interno della chiesa occupata tra cui due migranti che ora rischiano una denuncia per il reato di "invasione di terreni o edifici".
Il rifugio Chez Jesus del resto da tempo era nel mirino di autorità locali e forze di polizia dopo aver creato tensioni con alcuni dei residenti. A far scattare l'iter per lo sgombero è stato lo stesso parroco della chiesa di Claviere che alcuni mesi fa aveva sporto denuncia contro l'occupazione, poi la procedura ha avuto una accelerazione dalla circolare del ministro dell'Interno Matteo Salvini per lo sgombero degli stabili occupati in giro per l'Italia che metteva tra i primi posti proprio il rifugio. Lo stesso primo cittadino di Claviere, Franco Capra, aveva ammesso che la situazione non era delle più semplici da gestire e dopo lo sgombero di questa mattina ha commentato: "Era necessario perché l'occupazione non faceva il bene dei migranti. Attraversare la montagna così, soprattutto d'inverno è pericoloso. Tra gli occupanti ci sono persone che lo fanno per nobili ideali, ma molti di quelli che sono lì lo fanno per altri motivi. Essere contro le frontiere può anche essere giusto, ma far entrare illegalmente in Francia i migranti non ha senso perché una volta individuati vengono rimandati in Italia. A Oulx è stato aperto un secondo centro dopo quello di Bardonecchia dove si spiega loro che si rischia la vita a passare illegalmente.Gli si fornisce assistenza per avere i documenti per entrare Oltralpe per chi ne ha diritto".