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Migranti, Malta risponde a Di Maio: “Valuta i fatti e stai attento a quello che dici”

Il governo maltese risponde a Luigi Di Maio, sul caso delle navi Sea Watch e Sea Eye con a bordo 49 migranti, e raccomanda “al vicepresidente del Consiglio italiano di valutare i fatti prima di fare tali dichiarazioni pubbliche e di evitare di farne di simili in futuro”. Il ministro dell’Interno, Michael Farrugia, ricorda inoltre che i migranti soccorsi dalle due imbarcazioni erano più vicini all’Italia che a Malta.
A cura di Stefano Rizzuti
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La risposta del governo di Malta al vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, che oggi ha chiesto a La Valletta di far sbarcare i migranti a bordo di Sea Watch 3 e Sea Eye per poi accogliere donne e bambini in Italia, è stata affidata al ministro dell’Interno, Michael Farrugia. Che “raccomanda al vicepresidente del Consiglio italiano di valutare i fatti prima di fare tali dichiarazioni pubbliche e di evitare di farne di simili in futuro”. Secondo quanto si legge nella nota diffusa dal ministro maltese, la nave Sea Watch 3 avrebbe caricato i migranti che sono ora sull’imbarcazione quando si trovavano “più vicini all’Italia che a Malta”. E l’Italia, inoltre, avrebbe “rifiutato” di farli sbarcare “in un porto sicuro”. “Piuttosto che fare tali dichiarazioni contro Malta e la solidarietà europea – attacca Farrugia – l’Italia dovrebbe partecipare al ricollocamento dei migranti attualmente in corso”.

Farrugia affida la sua replica a Twitter, precisando inoltre che “la nave è stata forzata a navigare ulteriormente, allontanandosi dal punto di soccorso, cercando rifugio nelle acque territoriali maltesi”. Ieri La Valletta ha deciso di permettere alle due imbarcazioni di entrare nelle acque maltesi per ripararsi dalle difficili condizioni meteo, senza però concedere lo sbarco. Farrugia ricorda inoltre che “l’Italia ha chiuso tutti i suoi porti a tutte le Ong, e anche ad altri salvataggi dove l'Italia avrebbe dovuto agire, secondo quanto stabiliscono le norme internazionali”.

La nota del ministro dell’Interno si intitola “dichiarazione del governo di Malta” ed è stata rilasciata proprio in risposta all’appello di Di Maio a Malta. “Il vicepremier Di Maio – precisa ancora il ministro dell’Interno – sa bene che la Commissione europea sta ora coordinando un programma di ricollocazione volontaria per circa 300 migranti soccorsi nel Mediterraneo centrale”.

Dopo le dichiarazioni di Di Maio oggi è nato anche un caso interno al governo, con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha detto di non voler fare passi indietro e di non voler cambiare idea sull'accoglienza dei migranti. Lo stesso leader della Lega ha poi fatto sapere di aver parlato con Di Maio, assicurando che non c’è stata alcuna irritazione ma la “volontà di risolvere problemi”. Fonti a lui vicine hanno fatto sapere che Salvini è “assolutamente sereno” e non ci sono problemi nei rapporti con il capo politico del M5s e con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

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