Migranti, scontro Malta-Salvini. Commissione Ue pronta a incontrare il premier Conte
"Il governo di Malta esprime sdegno e sorpresa per le false accuse del ministro Salvini" e "invita il governo italiano a rivedere i suoi dati e astenersi dal ripeterle in futuro". È il duro attacco di La Valletta, in risposta alle affermazioni di Matteo Salvini a proposito di "presunti impegni di ridistribuzione volontaria non rispettati da parte degli stati dell'Ue", tra cui la stessa Malta appunto. Salvini aveva detto ieri che "i Paesi europei si erano impegnati a prendere 650 migranti sbarcati in Italia, ma solo 150 sono stati effettivamente redistribuiti". La polemica è scoppiata nelle stesse ore in cui è giunto l'epilogo dell'odissea per i 49 migranti delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye, che l'Italia ha accettato di accogliere, dopo una lunga trattativa con la Commissione Ue e altri sette Paesi europei: dopo un vertice notturno tra il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Interni Matteo Salvini, si è stabilito che il nostro Paese ne prenderà 10, che saranno presi in carico dalla Chiesa Valdese, senza oneri aggiuntivi da parte dello Stato. "È tutto pronto per l'accoglienza – fanno sapere dalla Federazione Chiese Evangeliche – abbiamo diverse strutture in grado di riceverli sia nel Nord Italia, in Piemonte, che a Scicli, in Sicilia, dove accogliamo famiglie e mamme con bambini. Andranno in strutture della Chiesa valdese e delle chiese evangeliche. Attendiamo di conoscerli, per ciascuno ci sarà un progetto personale". Il vicepremier si è detto soddisfatto dell'accordo, sottolinenando però che in futuro "meglio incontrarsi prima che dopo, l'immigrazione la gestisce il ministro dell'Interno".
Il commissario europeo agli Affari interni Dimitris Avramopoulos intanto si è detto "pronto a incontrare il governo italiano per discutere qualsiasi passo addizionale per fare avanzare le cose" sulla questione dei migranti. Lo ha fatto sapere la portavoce della Commissione, Natasha Bertaud, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato l'intenzione di incontrarlo per parlare appunto dei ricollocamenti.
Il vicepremier leghista ha puntato il dito contro gli altri Stati Ue, che sarebbero venuti meno ai loro impegni, riferendosi sia ai 477 sbarcati a Pozzallo il 16 luglio dell'anno scorso sia ai 177 sbarcati il 26 agosto a Catania da nave Diciotti. Per quanto riguarda lo sbarco di Pozzallo, in particolare, gli accordi a livello europeo, secondo fonti del Viminale, prevedevano che Germania, Portogallo, Spagna, Malta e Francia avrebbero accolto 50 persone, mentre l'Irlanda ne avrebbe colti 20, per un totale di 270. Ma i trasferimenti effettivi sono stati solo 129: 23 persone sono andate in Germania, 50 in Francia (unico paese che ha preso tutta la quota prevista), 19 in Portogallo, 16 in Irlanda, 21 in Spagna e nessuno a Malta.
"Il governo di Malta – si legge nella nota di La Valletta – desidera ricordare che diversi giorni prima di questo caso, Malta aveva coordinato il primo caso di ridistribuzione volontaria Ue dalla nave Lifeline" da cui "l'Italia si era impegnata ad accogliere 50 migranti da Malta. Dopo diverse richieste da parte di Malta, quando gli esperti Italiani e Maltesi si sono finalmente riuniti per decidere le modalità di attuazione di questi impegni, si è convenuto che poiché entrambi i paesi si erano reciprocamente impegnati a trasferire ed accogliere lo stesso numero di migranti e poiché tali migranti avevano già dovuto affrontare una traversata e un salvataggio difficile, anziché effettuare uno scambio, ognuno dei due paesi avrebbe mantenuto 50 migranti sul propio territorio, rispettando le rispettive quote senza effettuare concretamente lo scambio. Pertanto Malta ha trattenuto i 50 dalla Lifeline che avrebbero dovuto essere trasferiti in Italia e l'Italia ne ha trattenuti 50 dal caso di Pozzallo che avrebbe dovuto essere trasferiti a Malta".
A stretto giro è arrivata la replica di Matteo Salvini: "Nessuna lezione da Malta, che per anni ha chiuso gli occhi e ha permesso che barchini e barconi si dirigessero verso l'Italia. La musica è cambiata, in Italia si arriva solo col permesso. Abbiamo già accolto anche troppo, che gli altri si sveglino. #portichiusi!".