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Migranti, Luigi Di Maio lancia la crociata contro la Francia: “Loro colonialismo non è mai finito”

Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, torna ad attaccare l’Ue e, in particolare, la Francia sul tema dei migranti: “L’Europa sta ignorando quello che i Paesi europei, primi fra tutti la Francia stampando il franco delle colonie, stanno facendo in Africa. È colonialismo, non è mai finito”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La strategia comunicativa del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, in tema di migranti si delinea in maniera sempre più definita. Dopo la tragedia in mare con la morte di 117 migranti a nord della Libia, Di Maio continua ad attaccare la Francia e i paesi europei che non fanno abbastanza per gestire i flussi migratori. Per il capo politico del Movimento 5 Stelle, “l’Europa sta ignorando quello che i Paesi europei, primi fra tutti la Francia stampando il franco delle colonie, stanno facendo in Africa. È colonialismo, non è mai finito”. Di Maio inte3rviene a Rtl 102.5, sottolineando ancora: “Per far stare gli africani in Africa basta che i francesi stiano a casa loro invece di andare a colonizzare l'Africa. Chiederemo che l'Unione europea sanzioni la Francia e porteremo i migranti a Marsiglia, li faremo sbarcare lì finché non la smettono di stampare il franco delle colonie”.

Di Maio spiega cosa intende: “D'ora in poi quelli che vogliono sbarcare glieli portiamo a Marsiglia, chiederò all’Ue sanzioni contro quei paesi che colonizzano l'Africa. Si parla solo degli effetti, dei morti in mare, ma la Ue ignora quello che la Francia fa in Africa. La Francia stampa il franco delle colonie con cui si fa finanziare parte del suo debito, per far stare gli africani in Africa basta che i francesi se ne stiano a a casa loro”. E il M5s presenterà “una iniziativa parlamentare” per chiedere all’Ue di sanzionare i francesi. Per quanto riguarda il nuovo caso di un barcone in difficoltà nel Mediterraneo, risalente a ieri, Di Maio sottolinea: “Abbiamo richiamato la guardia costiera libica perché ci aspettiamo da loro i salvataggi in mare”.

Il Reddito di cittadinanza e il baciamano a Salvini

Durante l’intervista all’emittente radiofonica, Di Maio parla anche del decreto sul Reddito di cittadinanza, approvato nella scorsa settimana dal Consiglio dei ministri: “Io di manine non sono preoccupato, adesso il decreto è legge. Mando un grande abbraccio a chi quando eravamo all’opposizione diceva ‘non si può fare’. Temo molto di più di non mantenere le promesse, per quello dobbiamo andare avanti col contratto di governo”. Altra promessa che il capo politico del M5s vuole mantenere è quella del taglio dei parlamentari che, assicura Di Maio, arriverà “entro l’estate”.

Tema affrontato da Di Maio è anche quello riguardante la vicenda del baciamano a Salvini: “È successo anche a me, è capitato in alcune regioni, ma io ho ritirato la mano e ho detto ‘non ti permettere più’. Ad Afragola – sottolinea ancora – quando ci sono stati io c’era il doppio delle persone”. “Come sempre, in Italia la migliore campagna elettorale a Salvini la fa quella che dice di essere la sua opposizione, i vari Saviano, la sinistra, che si fossilizzano sulle divise, sul baciamano e tutto diventa enfatizzato – conclude Di Maio -. In questo momento storico ciò che sta succedendo è che la campagna elettorale a Salvini la sta facendo il Pd, criticandolo su cose che sono ridicole”.

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