La Commissione approva il piano Ue: in Italia resterà il 12% dei profughi
Ore 12:20 – La Commissione Ue ha approvato il piano per la "ripartizione" di 20mila profughi sul territorio europeo. All'Italia toccherà accoglierne circa 2mila, il 10%, ma si attende di capire ancora il "destino" dei migranti già sbarcati: la Commissione non ha fissato numeri definitivi, l'Italia dovrebbe comunque accogliere l'11,84% dei profughi. Ora la palla passa ai Governi che dovranno esprimersi su questo schema provvisorio prima che sia dato il via libera definitiva al piano, che in qualche modo anticipa la revisione del Trattato di Dublino.
Soddisfatta Federica Mogherini, che ha annunciato in un tweet il primo via libera della Commissione:
Lo stesso Presidente della Commissione commenta a caldo:
È un giorno importante sul fronte emergenza immigrazione. Mentre dalla Libia arriva l’allarme Isis a bordo dei barconi, a Bruxelles sarà presentata l’agenda che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per il modo in cui gli Stati membri gestiscono i flussi migratori e soprattutto l'accoglienza dei profughi. Nel documento verrà stabilito un sistema di quote obbligatorie per la redistribuzione dei richiedenti asilo fra i Paesi dell’Unione. Il comitato militare dell’Ue promuoverà in parallelo il Cmc, la struttura che coordinerà le misure antiscafisti in Libia una volta avuto il via libera dell’Onu. L’obiettivo, come si legge nella bozza della decisione che sarà discussa ai ministri degli Esteri Ue, è chiaro: “Cattura e/o distruzione delle strutture che consento il contrabbando, nelle acque libiche, all’ancora, attraccate o a terra” . Il terzo punto dell’agenda riguarderà una revisione delle operazioni di sorveglianza delle frontiere. Ciò vuol dire risorse triplicate all'Agenzia Frontex e rafforzamento delle capacità di ricerca e salvataggio in mare.
La ripartizione in quote dei profughi
Sicuramente il punto più discusso è quello relativo al sistema di ripartizione in quote nazionali dei rifugiati che arriveranno nell'Ue. In pratica, i 28 Stati membri dovranno accogliere obbligatoriamente (e non solo su base volontaria, come vorrebbero alcuni governi) un numero di profughi che sarà deciso a livello europeo in base a quattro criteri: la popolazione del paese, il suo prodotto interno lordo, il tasso di disoccupazione, e il numero di rifugiati già accolti. Permangono vari dubbi, specialmente sul criterio della disoccupazione, ed è probabile che ci siano delle modifiche. Fondamentali, comunque, saranno due elementi: la capacità di assorbimento e quella di integrazione dei rifugiati in ciascun paese. Nelle intenzioni della Commissione la parte straordinaria dell’agenda per l’Immigrazione dovrebbe diventare operativa da luglio.