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Migranti, Giuseppe Conte alla Camera: “Italia farà la sua parte, sono in gioco i valori dell’Ue”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferisce alla Camera in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno e concentra la sua attenzione soprattutto sul tema dei migranti: “Sulla migrazione sono in gioco i valori dell’Ue, l’Italia continuerà a fare la sua parte, da anni salviamo l’onore dell’Europa nel Mediterraneo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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In vista del Consiglio europeo che si terrà il 28 e il 29 giugno, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è alla Camera dei deputati per le comunicazioni in vista del vertice europeo. Al centro del dibattito tra i capi di Stato dei paesi membri ci sarà il tema dei migranti e proprio su questo oggi, a Montecitorio, il presidente del Consiglio ha concentrato la sua attenzione. E Conte spiega quale è stata e quale sarà la sua posizione: "Nei miei contatti di questi giorni con i leader europei sto ripetendo un concetto semplice: per avere una Europa più forte, abbiamo bisogno di una Europa più giusta e più equa. Sulla migrazione sono in gioco i presupposti e i valori dell’Europa. L’Italia continuerà a fare la sua parte perché l'Europa sia all'altezza del suo compito. Da anni l’Italia salva l’onore dell’Europa nel Mediterraneo". E proprio da questo Conte prende spunto per ringraziare la Marina e la Guardia costiera italiana per il lavoro fatto nel Mediterraneo: "A tutte le persone che non godono dell’onore della cronaca va il nostro ringraziamento, mio e di tutti gli italiani", afferma.

Conte esordisce spiegando quali saranno i temi del summit: "Il Consiglio europeo fissato per domani e dopodomani costituisce un appuntamento significativo per il futuro dell’Ue. L’agenda prevede temi fondamentali come la migrazione, la difesa e la sicurezza europea, il lavoro. Questo Consiglio europeo è il primo di questo governo e arriva in un momento in cui è evidente l’urgenza di rispondere alle aspettative dei cittadini con proposte concrete. Senza tentennamenti, senza ambiguità, senza paure. Mi riferisco a questo atteggiamento quando parlo di quel cambiamento che ho annunciato a queste Camere. Un governo che in Europa parla con una voce sola, ferma e risoluta. L’Italia può contribuire a rendere questo appuntamento uno spartiacque, un punto di svolta e di cambiamento per l’Europa, in modo da disegnare l’Europa che vogliamo e che vogliamo realizzare nel futuro".

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Prima di ricordare i dieci obiettivi già proposti nel pre-vertice di domenica a Bruxelles, Conte spiega ancora:

In tema di immigrazione abbiamo ben presenti alcuni obiettivi da raggiungere per i quali stiamo lavorando con la massima concentrazione. Solo quando li avremo raggiunti potremo rivendicarli. Per ciò che essi produrranno di buono nella vita degli italiani e anche degli stessi migranti che sfidano il mare per un futuro migliore e rimediano morte. Abbiamo elaborato una proposta che ho presentato domenica a Bruxelles. Una proposta che mira a offrire una regolamentazione puntuale per una gestione efficiente dei flussi migratori. Siamo riusciti a fare accantonare una bozza di proposta circolata anticipatamente, chiaramente inadeguata. Una bozza che andava contro gli interessi del nostro Paese, così l’Italia ha avuto un riconoscimento. La questione importante è risolvere il problema dei cosiddetti movimenti primari, che significa operare una drastica riduzione dei movimenti secondari che molto preoccupa alcuni nostri partner europei. Proponiamo una proposta articolata e organica, basata su un nuovo approccio per uscire da una logica di gestione emergenziale, passando a una gestione strutturale da definire come priorità per la tenuta stessa dell’Ue.

Conte ricorda quindi i dieci obiettivi, ribadendo la necessità di superare il regolamento di Dublino. Il presidente del Consiglio sottolinea la volontà di intensificare i rapporti con la Libia e il Niger per poter "prevenire che la vita dei migranti sia messa a rischio". Conte parla ancora dei dati sui migranti, spiegando che "solo il 7% sono rifugiati". Altro concetto sottolineato è quello del superamento del criterio del Paese di primo arrivo: "Va affermato il principio che chi sbarca in Italia, in Spagna o a Malta sbarca in Europa". Ancora, per Conte "l'obbligo di salvataggio non può diventare l'obbligo di processare le domande per tutti".

Povertà e debito pubblico

Il presidente del Consiglio parla dei dati Istat sulla povertà assoluta: “Non può essere ignorato che nel 2017 ci sono cinque milioni di persone sotto la soglia della povertà assoluta. Questi dati ci obbligano a risposte concrete. Il problema della povertà si intreccia con quello del divario territoriale”. E sul tema Conte introduce la questione del reddito di cittadinanza e del suo finanziamento: “Il Fondo sociale europeo potrebbe servire a finanziare la riforma dei centri per l’impiego, che sono il cardine della nostra proposta del reddito di cittadinanza”.

Sul debito pubblico, il presidente del Consiglio afferma che quello italiano “è oggi completamente sostenibile, ma dobbiamo puntare a una sua riduzione”.  Ancora, Conte si sofferma su altre questioni economiche: “Non vogliamo un Fondo monetario europeo che finisca per costringere alcuni paesi a finire su percorsi predefiniti, con l’esautorazione di poter produrre politiche economiche efficaci. È per questo che siamo contrari a ogni rigidità del meccanismo europeo di stabilità”.

Le sanzioni alla Russia

Infine, durante le sue comunicazioni alla Camera, Conte parla anche degli accordi di Minsk e delle sanzioni alla Russia. “Riaffermeremo il principio che non debba esserci nulla di automatico nel rinnovo delle sanzioni alla Russia”, afferma il presidente del Consiglio che chiede cautela perché “le sanzioni sono un mezzo e non un fine”. “Continueremo a prestare grande attenzione e sostegno alla società civile russa e alle nostre imprese piccole e medie”, conclude.

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