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Scontro nel governo: Salvini vorrebbe negare l’approdo dei migranti della Diciotti, Toninelli lo smentisce. Poi fanno pace

Di nuovo scontro nel governo giallo-blu e questa volta la questione migranti è al centro del dibattito tra i ministri Salvini e Toninelli. In mattinata, Matteo Salvini ha cercato di negare lo sbarco dei 67 migranti a bordo della Diciotti della Guardia Costiera Italiana ma è stato immediatamente bloccato dal collega Toninelli. Al momento, però, il Viminale non ha ancora indicato un porto d’approdo.
A cura di Charlotte Matteini
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UPDATE Dopo aver sentito per telefono il collega Salvini, il ministro Toninelli ha dichiarato che la nave Diciotti arriverà in Italia entro 10-15 ore e che con il ministro dell'Interno le posizioni sono di nuovo allineate e si è trattato semplicemente di un'incomprensione.

Scontro nel governo in relazione all'approdo dei 67 migranti trasbordati dal rimorchiatore Vos Thalassa alla nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. In mattinata il Viminale guidato da Matteo Salvini aveva annunciato che all'imbarcazione sarebbe stato negato l'approdo ma è immediatamente stato smentito dal collega dei Trasporti Danilo Toninelli. Nonostante la nave Diciotti sia assolutamente italiana e non battente alcuna bandiera straniera, inizialmente Salvini pensava di poter negare lo sbarco dei 67 migranti a bordo (migranti che, essendo su una nave italiana, stando alle norme che regolano il diritto della navigazione, erano sostanzialmente e formalmente già in territorio italiano anche se in mezzo al mare), successivamente ha fatto un mezzo dietrofront ma non ha comunque indicato il porto d'approdo.

Secondo quanto si apprende da un'iniziale ricostruzione, a bordo della Vos Thalassa due migranti avrebbero sobillato i compagni di viaggio dando vita a un presunto ammutinamento che avrebbe messo a rischio l'equipaggio del rimorchiatore a cui era stato negato l'approdo in Italia e che aveva in quel momento a bordo i 67 occupanti di un gommone che stava affondando, salvati senza attendere l'intervento delle motovedette della Guardia costiera libica.

In mattinata, il ministro Toninelli ha twittato: "Orgoglioso della @GuardiaCostiera italiana che con nave Diciotti ha preso a bordo 60 migranti che stavano mettendo in pericolo di vita l'equipaggio dell'incrociatore italiano Vos Thalassa. Ora avanti con indagini per punire facinorosi" e la stessa Guardia Costiera ha confermato la situazione di pericolo cui ha dovuto far fronte. Il comandante della nave, "in diverse comunicazioni" ha infatti segnalato una situazione di rischio per la security della nave e del suo equipaggio, composto da 12 marittimi, tutti italiani, causato da atteggiamenti minacciosi nei confronti dell'equipaggio stesso da parte di alcuni migranti, all'arrivo in zona della Guardia costiera libica e proprio per evitare il peggio è intervenuta nave Diciotti. "Accertate le buone condizioni di salute dell'equipaggio, la nave Vos Thalassa ha potuto riprendere la navigazione per ritornare alle proprie ordinarie mansioni commerciali. Il personale della nave Diciotti ha già adottato le prime azioni volte al riconoscimento dei migranti e ad individuare i responsabili dei disordini a bordo, al fine di assicurarli alla competente Autorità giudiziaria italiana".

Il trasferimento dalla Vos Thalassa a nave Diciotti è avvenuto in zona Sar libica ed è stato autorizzato dal comando delle Capitanerie di porto, ma nonostante ciò il ministero dell'Interno non ha ancora indicato un porto di attracco. Salvini, in visita a Palmi, ha spiegato che sul porto di arrivo "stiamo ragionando. Se qualcuno ha fatto qualcosa che va contro la legge appena sbarca in Italia finisce in galera e non in un centro di accoglienza".

Le mail di Sos della Vos Thalassa: "Equipaggio in pericolo"

Il Corriere della Sera ha diffuso le mail che l'equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa ha inviato alla Guardia Costiera Italiana per segnalare la situazione di pericolo e chiederne l'intervento: "La situazione sta degenerando, le persone danno segni di agitazione", scrive alle 17,36 di lunedì il comandante della Vos Thalassa.

"Il carteggio dà conto di quanto accaduto prima della decisione di trasferire i 66 stranieri sulla nave Diciotti che si trova adesso in navigazione verso l’Italia. Alle 17,36 di lunedì c’è un nuovo messaggio nel quale Andrea Cavo, manager della società proprietaria della nave sottolinea: «Siamo preoccupati per l’incolumità del nostro equipaggio e della nostra nave battente bandiera italiana. Il Vos Thalassa ha salvato la vita di 66 persone circa 24 ore fa e non ha ancora ricevuto assistenza». Le mail inviate danno conto di come la tensione a bordo sia salita con il trascorrere delle ore, tanto che a mezzanotte e mezza, dopo l’ordine di muoversi per incontrare una motovedetta libica, dalla Vos Thalassa arriva il seguente messaggio: «I migranti hanno accerchiato il primo ufficiale chiedendo spiegazioni e manifestando un forte disappunto, spintonando lo stesso e minacciandolo… per tranquillizzare la situazione abbiamo dovuto affermare che verrà una motovedetta italiana».

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