Migranti, cancelliere austriaco annuncia: “Sospendiamo Schengen”
L'Austria ha deciso di annullare temporaneamente le regole di Schengen sulla libera circolazione in Europa e “il controllo delle persone che vengono nel nostro Paese è stato rafforzato”. Ad annunciarlo è stato il cancelliere Werner Faymann intervistato dal giornale Oesterreich. “Esattamente come fa la Germania abbiamo deciso di aumentare i controlli alle frontiere e di effettuare rimpatri”, ha dichiarato il cancelliere. Chi andrà in Austria sarà dunque controllato e chi non ha diritto all’asilo verrà rispedito indietro. Perché “se l'Ue non lo fa, non protegge le frontiere esterne di Schengen, è l'esistenza stessa dell'accordo a decadere”, ha continuato Faymann. Al passo del Brennero, in territorio austriaco, saranno istituiti controlli sia sulla strada statale che sull'autostrada. È stata immediata la reazione della Regione Friuli Venezia Giulia che in una nota esprime “il rammarico per una decisione che si spera non infici le ottime relazioni transfrontaliere del Friuli Venezia Giulia con l'Austria e l'auspicio che la sospensione sia veramente temporanea”. “La Regione – si legge in una nota – non ha ovviamente competenza su questo tipo di situazioni ma, se ci saranno, valuterà tempestivamente le eventuali ricadute sul territorio e i provvedimenti conseguenti. Sono già stati presi i primi contatti con le autorità centrali del governo italiano, che stanno monitorano gli sviluppi”.
La proposta del ministro tedesco Schaeuble – Intanto in Germania, per affrontare l’emergenza immigrazione, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha lanciato l'idea di un'addizionale sulla benzina a livello europeo per coprire i crescenti costi legati ai migranti. “Dobbiamo mettere in sicurezza i confini dell'area Schengen e non possiamo fallire a causa di fondi limitati”, ha dichiarato al Sueddeutsche Zeitung. “Ho suggerito – ha spiegato Schaeuble – di fissare una tassa su ogni litro di benzina, se non ci sono fondi sufficienti nei budget nazionali o in quello europeo”. La Svizzera invece ha deciso di imporre ai rifugiati di consegnare fino a 10.000 franchi svizzeri (circa 9.000 euro) dei loro beni per pagare le spese di accoglienza. Una soluzione non condivisa dal ministero degli interni italiano, Angelino Alfano: “Non condivido assolutamente la posizione della Danimarca sulla confisca dei beni ai migranti”, ha detto Alfano annunciando l'avvio della procedura per aprire immediatamente un hotspot a Pozzallo.