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Migranti, Bonino: “Abbiamo chiesto noi che gli sbarchi avvenissero in Italia, violando Dublino”

In un’intervista rilasciata dall’ex ministro degli Esteri Emma Bonino al Giornale di Brescia, la leader radicale spiega: “Nel 2014-2016 che il coordinatore fosse a Roma, alla Guardia Costiera e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia, lo abbiamo chiesto noi, l’accordo l’abbiamo fatto noi, violando di fatto Dublino. Disfare questo accordo adesso è piuttosto complicato. Io non apprezzo per niente né l’atteggiamento spagnolo, né francese, né quello degli altri. Ma un po’ ci siamo legati i piedi e un po’ francamente abbiamo sottovalutato la situazione. Io non credo che la settimana prossima arriveremo a una soluzione”.
A cura di Charlotte Matteini
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Anche l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino interviene sulla questione migranti. Secondo la leader radicale, l'Italia al momento sta avendo problemi ad affrontare la gestione dei flussi migratori provenienti dal Nord Africa perché a suo tempo non percepì la reale portata del futuro afflusso dei migranti verso le coste italiane e implementò un piano che si sta rivelando sottodimensionato rispetto alle dimensioni del fenomeno odierno. Intervenendo alla 69sima Assemblea generale di Confartigianato, Emma Bonino ha spiegato: "All’inizio non ci siamo resi conto che era un problema strutturale e non di una sola estate. E ci siamo fatti male da soli. Siamo stati noi a chiedere che gli sbarchi avvenissero tutti in Italia, anche violando Dublino". Proseguendo, l'ex ministro ha evidenziato: "Una delle cose di cui sono più orgogliosa è Mare Nostrum. Sono convinta che sui cadaveri non si costruisce niente. Poi non l’abbiamo voluta più perché troppo cara, costava 9 milioni al mese. Poi è intervenuta l’Ue prima con Triton e poi con l’operazione Sophia. E nel 2014-2016 che il coordinatore fosse a Roma, alla Guardia Costiera e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia, lo abbiamo chiesto noi, l’accordo l’abbiamo fatto noi, violando di fatto Dublino. Disfare questo accordo adesso è piuttosto complicato. Io non apprezzo per niente né l’atteggiamento spagnolo, né francese, né quello degli altri. Ma un po’ ci siamo legati i piedi e un po’ francamente abbiamo sottovalutato la situazione. Io non credo che la settimana prossima arriveremo a una soluzione".

"Io non penso che gli italiani siano più razzisti di altri, penso che non apprezzino invece il disordine e la mala integrazione. Non sopportano la gente sbattuta nei Cie, che non può lavorare oppure lavora in nero.  "I 7 milioni di immigrati regolari lavorano e pagano le tasse e non rappresentano alcun problema per noi. Il problema sono piuttosto i 500mila clandestini, che lavorano in nero e sono contigui ad un dato di criminalità. Proprio per questo credo che una politica di integrazione seria aiuti la sicurezza e aiuti anche la convivenza tra i cittadini. È un problema complesso e non c’è una soluzione miracolosa, ma non si possono neanche promettere falsità irrealizzabili. Credo che quelli che lavorano in nero badano legalizzati con contributi alle aziende e poi, ci metteremo molto tempo, ma dovremo anche occuparci della Libia e del Sael".

"Sta prendendo piede un tasso di aggressività, persino preventiva, che mi spaventa molto e credo che questo clima non ci porti da nessuna parte. Dobbiamo un po’ ragionare invece di far parlare solo la pancia. Credo che questo sia il compito di una leadership politica che sarà pure impopolare, ma il nostro compito è quello di ragionare e far ragionare".

M5S: "Di che accordi parla Bonino? Gli italiani devono sapere"

Commentando le parole dell'ex ministro degli Esteri Emma Bonino, il Movimento 5 Stelle, con una nota diffusa sul Blog di Beppe Grillo, ha protestato chiedendo che vengano resi noti gli accordi siglati dall'Italia di cui ha parlato la leader radicale: "Emma Bonino è un ex commissario europeo nonché l’ex-ministro degli esteri del governo PD di Enrico Letta: dobbiamo quindi pensare che quando parla di accordi con Paesi esteri o con l’Europa sappia quel che dice. Quello che dice in questo video è impressionante. E si riferisce -sia chiaro- agli anni del governo Renzi. Ascoltatela: è un’intervista dei giorni scorsi. Racconta come, per il 2014-2016, il governo italiano abbia chiesto che ‘gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia' . ‘L’abbiamo chiesto NOI! L’accordo l’abbiamo fatto NOI!' sottolinea accorata l’ex ministro. Di quale accordo sta parlando? Che cosa, precisamente, abbiamo chiesto?", si chiede il Movimento 5 Stelle.

"I cittadini italiani si erano già accorti che tutti gli immigrati vengono sbarcati nel nostro Paese, ed ora è arrivata un’illustre conferma. Il governo deve rispondere: le decine di migliaia di sbarchi sono frutto di un preciso accordo? Il fatto che l’Italia sia costretta ad accogliere e mantenere tutti coloro che vengono trasportati qui dall’Africa, anche da navi battenti bandiere straniere (in violazione degli accordi di Dublino, come precisa anche la Bonino), è scritto da qualche parte nero su bianco? E perché il governo Renzi avrebbe concluso un accordo così folle e deleterio per il Paese, cosa ha ottenuto in cambio? Forse che la troika si giri dall’altra parte fino alle prossime elezioni, e non metta i bastoni fra le ruote al PD? Oppure si tratta semplicemente di convenienza, lauti guadagni per coop e mondi di mezzo assortiti, che sui migranti ingrassano? Vogliamo sapere la verità su questi accordi indicibili. Se l’Italia deve ospitare chiunque parta, abbiamo il diritto di sapere che l’ha deciso e perché. Non vi lasceremo in pace", conclude la nota.

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