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Migranti, Austria schiera blindati ed esercito ai confini con l’Italia

Mentre la Commissione Ue annuncia misure concrete per ridurre i flussi migratori nel Mediterraneo, Francia e Spagna dicono no agli sbarchi nei loro porti mentre l’Austria schiera blindati ed esercito ai confini per ridurre flussi provenienti dall’Italia.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante gli appelli del governo italiano e le richieste di intesa avanzate anche da organismi internazionali come l'Onu, non sembra esserci una intesa comune in Europa, almeno per il momento, sulla questione migranti. Mentre Francia e Spagna, pur ammettendo le difficoltà del nostro Paese in questo campo, non vogliono sentire parlare di sbarchi nei loro pronti dei migranti recuperati in mare, c'è chi addirittura schiera il proprio esercito al confine per bloccare i flussi come ha fatto l'Austria. È quanto emerge dai contatti preliminari  in Ue in vista dell'incontro informale dei ministri dell'Interno dell'Unione in programma giovedì a Tallin,  in Estonia.

"L'Italia intera chiede condivisione europea sul tema dei migranti, che è necessaria se l'Europa vuole mantenere fede ai propri principi, alla propria storia, e alla propria civiltà", ha dichiarato il Premier Paolo Gentiloni parlando alla Conferenza Fao, aggiungendo: "L'Italia intera è mobilitata nell'accoglienza dei migranti e chiede condivisione in questa opera, necessaria se l'Europa vuole mantenere fede ai propri principi, storia e civilità e necessaria all'Italia per evitare che la situazione divenga insostenibile e alimenti reazioni ostili nel nostro tessuto sociale che finora ha reagito in modo esemplare dimostrando capacità di accoglienza e coesione".

Secondo il Presidente del Consiglio l'azione del governo ha già prodotto i primi risultati con l'incontro a Parigi tra il ministro dell'Interno Marco Minniti e i colleghi tedesco e francese che hanno stabilito alcuni punti comuni. In realtà molte richieste dell'Italia sono state respinte come appunto lo sbarco nei porti di Barcellona e Marsiglia ma anche la creazione di un centro di comando europeo per ricerche e salvataggi in mare.

Da Vienna addirittura il ministro della Difesa ha annunciato lo schieramento dell'esercito al Brennero per fermare il flusso di migranti e nella giornata di martedì quattro mezzi corrazzati Pandur si sono presenti al confine per essere utilizzati delle Forze armate austriache nelle operazioni di controllo sull’immigrazione.  "Penso che saranno attivati molto presto controlli alla frontiera e che sarà necessario l’aiuto di un dispiegamento di forze dell’esercito", aveva dichiarato infatti il ministro Hans Peter Doskozil all’edizione on line del Kronen Zeitung, spiegando che la decisione "è indispensabile se non rallenta il flusso di migranti dall’Italia".

Una decisione che ha scatenato la reazione dell'Italia con l'intervento del Ministero degli esteri che ha convocato l'ambasciatore austriaco in Italia . "A seguito delle dichiarazioni del governo austriaco circa lo schieramento di truppe al Brennero, il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Amb. Elisabetta Belloni, ha convocato stamane alla Farnesina l'Ambasciatore austriaco a Roma, Rene' Pollitzer", ha spiegato infatti in una nota la Farnesina.  Intanto oggi è attesa anche per l'annuncio da parte della la Commissione europea di "una serie di misure in sostegno dell'Italia, per ridurre i flussi migratori nel Mediterraneo Centrale, che formeranno la base per la discussione nel prossimo Consiglio Affari Interni".

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