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Migranti, accordo Francia-Gb per Calais. E la Macedonia chiude la frontiera con la Grecia

Londra e Parigi hanno trovato un accordo per cooperare sulla gestione dei migranti a Calais. Intanto la Macedonia ha deciso di bloccare l’ingresso dei migranti al confine con la Grecia e ha dichiarato lo stato di emergenza.
A cura di Susanna Picone
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I ministri dell'Interno di Francia e Gran Bretagna, Bernard Cazeneuve e Theresa May, hanno firmato un accordo in risposta all'emergenza migranti a Calais. L’accordo raggiunto tra i due Paesi prevede mezzi supplementari per la sorveglianza dell'Eurotunnel e per il trattamento delle domande d'asilo e misure di lotta al traffico di esseri umani. Il potenziamento della sorveglianza verrà realizzato con “nuove squadre di perquisizioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7” per individuare chi tenta di attraversare clandestinamente e con la creazione di un centro comune di comando e controllo. Allo stesso tempo verrà intensificata “l’osservazione del fenomeno migratorio” per individuare i soggetti più a rischio sfruttamento da parte dei trafficanti, in particolare donne e bambini, per cui si cercheranno alloggi sicuri e forme di tutela specifiche. Un altro dei punti dell’accordo siglato da Londra e Parigi prevede che il governo britannico destinerà 10 milioni di euro su due anni per contribuire alla gestione dei migranti a Calais. Una parte di questi soldi, secondo indiscrezioni del Daily Telegraph, verrà utilizzata per finanziare voli di sola andata per rimpatriare tutti coloro che non hanno  le carte in regola per chiedere asilo. Londra fornirà inoltre interpreti, traduttori e mediatori culturali e porterà avanti un piano informativo a Calais dedicato agli irregolari “per aggiustare ogni errata interpretazione dello stile di vita nel Regno Unito”.

Caos in Macedonia per l'afflusso dei migranti dalla Grecia

Intanto, nel giorno in cui Papa Francesco ha invocato per i migranti una risposta basata sull’accoglienza, la Macedonia ha dichiarato lo stato d'emergenza sul confine meridionale con la Grecia, lasciando almeno 1.500 migranti bloccati su una terra di nessuno davanti a Gevgelija, dove migliaia di migranti sperano di prendere un treno per la Serbia. La Macedonia, aprendo al coinvolgimento dell'esercito per affrontare il flusso crescente, ha annunciato che “a causa della pressione crescente sul confine meridionale”, c’è bisogno di un “controllo maggiore e più efficiente nella regione dove sono stati registrati in maniera massiccia ingressi clandestini dalla parte greca”. Il portavoce del ministro dell'Interno ha detto che il governo si aspetta “che il coinvolgimento dell'esercito porterà due effetti desiderati, aumenterà la sicurezza tra i nostri cittadini in queste due regioni e permetterà un approccio più completo verso le persone che vogliano chiedere asilo”. Il portavoce ha sottolineato che “i varchi ufficiali al confine non sono chiusi” ma il coinvolgimento dell'esercito punta a impedire il passaggio lungo rotte illegali alle migliaia di persone che ogni giorno attraversano la frontiera nel loro viaggio verso nord.

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