Migliorano le condizioni di Silvio Berlusconi, ma Marina avverte: “Metta la salute al primo posto”
Le condizioni di Silvio Berlusconi migliorano. Il presidente di Forza Italia, dopo l’intervento per un’occlusione intestinale, non è più in terapia intensiva e potrebbe essere dimesso entro pochi giorni. Si parla di domenica o, al massimo, lunedì. L’obiettivo è quello di poter riprendere al più presto la campagna elettorale per il voto delle elezioni europee del 26 maggio. I figli sanno che la cosa migliore sarebbe un po’ di riposo per il padre, ma Marina ammette: “È una roccia”. Così come Piersilivio, che lo definisce un “combattente”. Facendo intendere che difficilmente si fermerà, anche questa volta. Secondo quanto emerso in giornata, il presidente azzurro risponde "perfettamente alle terapie" e le sue dimissioni dovrebbero avvenire "in sicurezza" nella giornata di lunedì.
Berlusconi, 82 anni, è stato ricoverato al San Raffaele di Milano lunedì, il giorno della presentazione delle liste per le elezioni europee. È stato sottoposto a una tac, da cui è risultata l’occlusione intestinale. I medici hanno cercato di capire se bastasse seguire delle cure o se fosse necessario un intervento. Alla fine hanno deciso per l’operazione, eseguita da Riccardo Rosati, su spinta del medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo. Da ieri Berlusconi non è più in terapia intensiva ed è tornato a cenare. Segno di miglioramento evidente. Ora si trova nella sua solita camera, dedicata ai solventi, al sesto piano dell’ospedale.
La figlia Marina si augura “che per una volta metta se stesso e la sua salute davanti a tutto e a tutti”. Ma sa che questo difficilmente accadrà: “Noi sappiamo come è fatto, non si è mai risparmiato, non ha mai rinunciato a combattere, a lottare per le sue idee”. Sulla ripresa della campagna elettorale parla anche Piersilvio: ”Starà a lui decidere, mi auguro che la faccia con un po’ di riguardo”. Ma il messaggio lo lancia chiaro anche il suo amico di vecchia data Fedele Confalonieri: “Prima la salute, poi il resto”.
Il medico Alberto Zangrillo, come racconta il Corriere, spiega che Berlusconi “è un uomo del popolo che non sa darsi mai una misura né risparmiarsi”. I medici vorrebbero fermarlo per qualche giorno, ma alla fine il tentativo che opereranno sarà quello di non “bloccarlo”. E per il leader di Fi ci saranno delle precauzioni da seguire in campagna elettorale, come “limitare le esposizioni pubbliche sia nella durata temporale sia nella quantità di folla che ogni volta gli si stringe intorno”.