Michele Iorio rieletto Governatore del Molise
Per la terza volta il Presidente della Regione Molise è Michele Iorio, che ancora una volta supera gli avversari nella competizione elettorale per la poltrona di Governatore. Questa volta però la vittoria è arrivata sul filo di lana, a dividere il vincitore dal secondo classificato, Paolo Di Laura Frattura del centrosinistra, solo poco più di 1500 voti pari allo 0,79%.
Iorio, favorito della vigilia, ha dovuto attendere questa mattina per conoscere il risultato definitivo, visto il testa a testa in numerose sezione che hanno anche rallentato lo scrutinio delle schede. In un primo momento i dati ufficiali del Viminale sembravano confermare lo strapotere del centrodestra, infatti, quando erano state scrutinate quasi la metà delle sezioni, il vantaggio di Iorio era di circa sette punti percentuali.
In realtà il dato era viziato dal fatto che ad arrivare per primi erano i risultati delle sezioni dei piccoli comuni, dove il Governatore ha ottenuto una vittoria schiacciante. Con il procedere dello scrutinio il divario si è assottigliato sempre di più e ad un certo punto il sorpasso sembrava possibile. Infatti, il candidato del centrosinistra è andato molto bene nelle città più popolose come Campobasso e Termoli.
Alla fine, però, Iorio ha resistito e ha totalizzato il 46,94 per cento contro il 46,15 di Frattura. Il centrodestra, dunque, continuerà a governare il Molise avendo ottenuto 18 seggi in Consiglio Regionale contro i 12 del centrosinistra. Un dato da evidenziare è l’elevato uso del voto disgiunto ai danni di Iorio che ha ottenuto ben il 10% dei voti in meno rispetto alla coalizione con cui si presentava. Al contrario Frattura ha ricevuto il 6% in più dei voti della sua colazione.
Il voto disgiunto però è anche andato a favore degli altri candidati, Giovancarmine Mancini de La Destra e soprattutto Antonio Federico del Movimento 5 stelle. Quest’ultimo ha collezionato più di diecimila preferenze attestandosi al 5,6% però non potrà sedere tra i banchi del Consiglio Regionale perché la lista 5 stelle non ha superato il quorum del 3% nel proporzionale, fermandosi a poco più di quattromila preferenze, ad un passo dal successo.
Molti nel centrosinistra lamentano l’exploit di voti dei grillini che avrebbero sottratto preferenze a Frattura diventando decisive per la vittoria del centrodestra, come già accaduto in Piemonte. In realtà a pesare molto su questa tornata elettorale è stato l’elevato astensionismo, a presentarsi alle urne, infatti, sono stati solo il 59% degli aventi diritto rispetto al 65% delle precedenti regionali.