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Mibac, Bonisoli: “Ministero vecchio e poco motivato, al via 2000 assunzioni nel 2019”

Personale anziano con l’età media di 54 anni, poco motivato e che troppo a lungo si è avvalso del contributo del servizio civile per sopperire alle proprie mancanze. Entro il 2020, inoltre, il 20% dei dirigenti andrà in pensione. Per il titolare del Mibac bisogna ringiovanire il parco dipendenti attraverso un concorso per assumere 2000 persone da inserire al lavoro gradualmente.
A cura di Redazione Cultura
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L'idea è lanciare un concorso nel 2019 di almeno 2000 posti da inserire al lavoro nel Mibac. Il titolare del dicastero ai beni culturali, Alberto Bonisoli, davanti alle Commissioni Cultura riunite di Camera e Senato ha dichiarato: “Preferisco farne uno nel 2019 e uno di uguale o maggiore entità un paio di anni più avanti per evitare l’entrata massiccia in un unico anno in modo da diluire l’entrata e favorire una crescita armonica”. Questo perché, secondo le cifre snocciolate dal ministro, l’organico complessivo è di 16mila persone ma la pianta organizzativa è di 19mila unità. Perdipiù entro il 2020 saranno ben 3437 le persone che andranno in pensione con le regole vigenti, circa il 20% dei funzionari e degli addetti del Mibac”. Oltretutto il Mibac è un ministero che “ha un’età media di 54,66 anni mentre l’età media della pubblica amministrazione italiana, che è già anziana, è di 48 anni."

Secondo queste cifre appare inevitabile, secondo Bonasoli, indire un concorso per nuove assunzioni da inserire gradualmente nell'organico dei dipendenti ministeriali. Partendo però dai 163 risultati idonei rispetto ai 1000 posti disponibili del precedente concorso ministeriale. Si inizierò assumendo loro. Per il ministro “l’opportunità che abbiamo è di incentivare la carriera interna, un aspetto da non sottovalutare. Dobbiamo ricordarci che esiste la motivazione delle persone e ha mia sensazione è di un ministero con un tasso basso di motivazione. Un ministero che ha bisogno di essere caricato”. Partendo dal merito, dunque. Il titolare del Collegio Romano cita un dato specifico: “Dal 1980 a oggi solo il 32% delle assunzioni è stato fatto tramite concorso. Dobbiamo allora porci la domanda se la meritocrazia sia solo un concetto teorico o qualcosa che vogliamo mettere in pratica”. Secondo Bonisoli “la forma più opportuna per entrare nella pubblica amministrazione dovrebbe essere un concorso, in cui si valutano i titoli”.

In ultimo, a corollario del ragionamento sul ringiovanimento necessario, Bonisoli ha dichiarato: “Abbiamo utilizzato il servizio civile per sopperire al deficit di organico. Utilizziamo Ales per fornire personale e questo – secondo il ministro dei Beni culturali – ci deve far riflettere. E’ il momento di porci domande e capire se è possibile trovare una situazione strutturale”.

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