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“Mi sono innamorata di te, sapessi quanto ti spupazzerei”: gli sms della maestra 40enne all’alunno

La donna, insegnante di sostegno di 40 anni, nega tutto: “Un rapporto corretto, solo un po’ affettuoso”. I messaggi trovati dai genitori sul cellulare del figlio, che poi avrebbe confermato: “Mi ha baciato sulla bocca”. La procura di Vicenza la indaga per molestie.
A cura di Biagio Chiariello
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 Quarant’anni lei, dieci lui. Rispettivamente maestra di sostegno e alunno in un istituto nel vicentino. Si sarebbero scambiati diversi messaggi e soprattutto qualche bacio sulle labbra. Ed ora la procura di Vicenza, coordinata dal pm Barbara De Munari, sta indagando per molestie nei confronti dello stesso ragazzino. "Mi sono innamorata di te" e ancora: “Sapessi quanto ti spupazzerei su tutto il mio corpo". Con lui che replicava: "Amore mio, voglio toccarti". A riportarlo è Repubblica. La vicenda è venuta a galla con la denuncia dei genitori che hanno controllato le chat sullo smartphone del figlio.Ed è proprio ai genitori che il piccolo ha raccontato anche di un paio di baci con la maestra. Uno dei quali – di cui si parla anche nelle conversazioni in chat – “a stampo, sulle labbra”.

Le accuse, va detto, sono tutte da dimostrare. La maestra, che dallo scorso giugno non avuto più avuto contatti con il minorenne che nel frattempo ha iniziato le scuole medie, ha sempre negato le accuse. A scuola non hanno dubbi sulla professionalità della docente e lei stessa afferma di aver sempre intrattenuto un rapporto corretto con il suo giovane studente, al massimo un po’ più affettuoso rispetto agli altri compagni di classe. Ad ogni modo il pm De Munari, in base alla denuncia della famiglia e alle indagini dei carabinieri della stazione di Vicenza, ha aperto un fascicolo. “Credo che in questa vicenda si possa parlare di un rapporto insegnante-alunno assolutamente corretto” spiega l’avvocato Michele Grigenti, che difende la donna assieme al collega Emanuele Fragasso. “Un rapporto al più un po’ affettuoso, ma assolutamente privo di qualsiasi contenuto e risvolto di natura sessuale”, assicura il legale. “Contatteremo la procura ma ad oggi non risulta alcun procedimento aperto nei confronti della docente” fa sapere Carlo Alberto Formaggio, provveditore agli studi di Vicenza.

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