Stamina, Vannoni: “Ora risarcimenti ai malati cui è stata negata la cura”
Il giorno successivo alla decisione del Tar del Lazio che ha bocciato lo stop dato dal Governo al metodo Stamina ideato da Davide Vannoni è quello delle accuse e delle nuove richieste. Se da una parte già ieri il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha annunciato che presto sarà formata una nuova commissione di esperti, oggi è stato lo stesso Davide Vannoni a formulare delle richieste successive alla sentenza del Tar. Richieste a favore delle famiglie dei malati che chiedono di accedere al metodo Stamina. “La sentenza del Tar del Lazio sul metodo Stamina – così il fondatore e presidente della Stamina Foundation – apre anche tutta una serie di richieste di risarcimento danni da parte dei pazienti che avevano perso i ricorsi, chiedendo le cure compassionevoli presso i tribunali, proprio a causa del giudizio negativo del comitato scientifico che aveva parlato di pericolosità del metodo Stamina”. Per Vannoni quella del Tar del Lazio è una sentenza che l’ha colpito favorevolmente “perché ha rimesso un po’ in quadro alcune delle affermazioni troppo affrettate che aveva fatto questo comitato scientifico indicandone anche la non imparzialità”.
Lorenzin: “Non mi resta che appellarmi agli scienziati all’estero” – Ma oltre a Vannoni anche il ministro Lorenzin è tornata a parlare del metodo Stamina e della sentenza di ieri: “A me interessa solo dare una risposta alle famiglie che sono disperate. Non posso aspettare la sentenza a giugno, poi il Consiglio di Stato, perché nel frattempo ci sono persone che purtroppo sono condannate a morte”, così il ministro che ha assicurato di aver già attivato i maggiori istituti internazionali per l’invio di curricula di scienziati disponibili a far parte del nuovo comitato. Ma Lorenzin ha anche parlato nuovamente di Davide Vannoni: “Questo signore, tre giorni fa, è stato rinviato a giudizio per truffa. Quindi ho, da una parte, la giustizia penale che dice che Vannoni forse è un truffatore, mentre dall'altra ho il Tar che dice che gli scienziati, siccome avevano già espresso un’opinione, sono prevenuti”. Dunque, “a questo punto non mi resta che appellarmi agli scienziati all’estero”.