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Messina: sbarcata nave militare irlandese con 106 migranti a bordo

La nave militare irlandese Samuel Beckett ha ottenuto dal Viminale l’autorizzazione a sbarcare nel porto di Messina: a bordo 93 uomini, 11 minorenni e due donne, una delle quali incinta, soccorsi tra il 4 e il 5 luglio nella zona Sar libica.
A cura di Davide Falcioni
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Centosei migranti, in larga parte di nazionalità sudanese, sono sbarcati nella notte al molo Marconi del porto di Messina. Si trovavano a bordo della nave militare irlandese Samuel Beckett, che a differenze delle imbarcazioni delle Organizzazioni Non Governative non ha incontrato nessuna difficoltà ad attraccare in Italia.

Soccorsi 93 uomini, 11 minorenni e due donne, una delle quali incinta

I soccorritori irlandesi hanno tratto in salvo 93 uomini, 11 minorenni e due donne, una delle quali incinta. Ad attenderli al porto di Messina hanno trovato un gruppo di manifestanti con le magliette rosse. Stando a quanto rivelato alle autorità italiane il soccorso dei migranti era avvenuto in zona Sar Libica nella notte fra il 4 e il 5 luglio, alcune ore dopo che il gommone stracarico di persone era salpato dalla spiaggia  di Garabulli. I dettagli del salvataggio sono ancora poco chiari: i naufraghi sono stati soccorsi direttamente dall'equipaggio del pattugliatore irlandese che fa parte dell'operazione Eunavformed.

Il salvataggio, come molti di quelli degli ultimi mesi, sarebbe stato operato in quella che da alcune settimane è la zona Sar libica, area in cui il coordinamento delle operazioni, prima nelle mani dell'IMRCC di Roma, è passato alla Guardia costiera del paese nordafricano, che ha il dovere di indicare il porto sicuro più vicino. Il pattugliatore irlandese, dopo aver effettuato il soccorso, ha chiesto a Roma il permesso di sbarcare i migranti, quasi tutti del Sud Sudan, in Itali. Dal ministero degli interni è arrivata l'indicazione del porto di Messina, dove le operazioni di primo soccorso e assistenza sono state coordinate dalla Prefettura, garantite dal personale della Capitaneria di porto e dalle altre forze di polizia, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa e associazioni di volontari.

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