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Messico, narcoboss El Chapo Guzman evade per la seconda volta

Il boss del cartello di Sinaloa è evaso dal carcere di massima sicurezza durante la notte.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante sia ritenuto uno degli uomini più pericolosi del Paese e del mondo, il boss narcotrafficante messicano Joaquín "El Chapo" Guzman è riuscito a evadere dal carcere per la seconda volta nella sua storia criminale. Il narcotrafficante, boss del temuto cartello di Sinaloa, infatti è riuscito a fuggire dal carcere messicano di alta sicurezza di Altiplano, in cui era rinchiuso dal febbraio del 2014, facendo perdere le sue tracce. Ad annunciarlo è stato lo stesso governo locale, spiegando che appena è stata scoperta la fuga è subito scattata una caccia all'uomo da parte delle forze di sicurezza in tutta l'area circostante la prigione, nella città di Almoloya de Juarez, a circa 90 chilometri a ovest di Città del Messico. All'aeroporto di Toluca, vicino al penitenziario, i voli sono stati sospesi, ma al momento non si hanno tracce di Guzman. Il Comitato per la sicurezza nazionale messicano ha reso noto in un comunicato che la fuga è avvenuta ieri intorno alle 20.50 e che per l'ultima volta Guzman era stato visto nel bagno del penitenziario, in particolare vicino alla doccia.

Lo stesso episodio è già andato in scena nel 2001 quando "El Chapo" era evaso dal carcere di Guadalajara dopo aver corrotto le guardie carcerarie. Dopo oltre un decennio di latitanza d'orata Guzman era stato poi arrestato nel febbraio del 2014 in un hotel di Mazatlan, sulla costa pacifica del Messico, durante un blitz delle autorità messicane e dei servizi segreti Usa. La sua detenzione però è durata poco e l'uomo, che nel 2009 è stato inserito nella lista degli uomini più ricchi del mondo di Forbes con un patrimonio di circa un miliardo di dollari, è di nuovo libero.

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