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Messico, nato il primo bambino con 3 genitori

Il piccolo Lui è Abrahim è nato in Messico grazie ad una tecnica particolare di fecondazione assistita che incorpora il dna dei genitori e di una donatrice. La procedura è stata concepita per evitare la nascita di bimbi con gravi malattie ereditarie.
A cura di Antonio Palma
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Lui è Abrahim Hassan e ha appena cinque mesi ma ha già all'attivo un primato mondiale: è il primo bambino al mondo nato grazie ad una speciale tecnica di fecondazione assistita che incorpora il dna di tre persone diverse. A rivelare quanto accaduto in Messico è stata la rivista scientifica New Scientist, raccontando i particolari della nuova procedura e i motivi che hanno spinto i genitori e il team di medici statunitensi a fare questa scelta. La procedura, chiamata "fecondazione in vitro con tre genitori", infatti è stata concepita per evitare la nascita di bimbi con gravi malattie ereditarie come nel caso del piccolo Abrahim Hassan.

La tecnica in particolare permette di sostituire i mitocondri difettosi della cellula uovo della madre con quelli di una donatrice sana evitando così complicanze al nascituro che però di fatto avrà il dna non solo dei genitori ma anche della donatrice. La parte di dna estraneo alla coppia di genitori rappresenta solo lo 0,1 per cento del dna del neonato ma non influisce su caratteristiche genetiche come il colore dei capelli e degli occhi che vengono trasmesse dal padre e dalla madre.

Nel caso di Abrahim i genitori, un coppia giordana, volevano evitare che al piccolo fosse trasmessa la patologia della madre che soffre della sindrome di Leigh, una rara malattia che colpisce il sistema nervoso portando gravissimi disturbi motori e la morte entro uno o due anni dalla nascita. La sindrome era già stata la causa della morte dei due primi figli della coppia che per questo hanno deciso di rivolgersi alla clinica New Hope Fertility Center di New York.

Per l'occasione il team medico statunitense del centro di fecondazione assistita, guidato dal dottor John Zhang, si è trasferito in Messico, dove non esiste alcuna legge che la proibisce la tecnica. Nel Paese sudamericano  i due genitori sono stati sottoposti al trattamento che prevede la donazione di un'altra donna e la gravidanza è stata portata a termine con successo. Data la particolarità della tecnica i medici hanno atteso cinque mesi per comunicare la nascita. Durante gli ultimi tentativi concreti di far nascere un bambino con il dna di 3 persone, portati avanti negli anni ‘90, infatti i neonati svilupparono  disordini genetici con la conseguenza che la tecnica fu vietata in molti Paesi. Abrahim Hassan invece fino a questo momento non ha mostrano disturbi di alcun genere. La tecnica è stata rivalutata di recente e anche approvata l'anno scorso nel Regno Unito che tra l'altro è stato il paese apripista a livello mondiale innescando un dibattito ancora in corso.

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