Meningite, Rossi: “Vaccineremo 1,5 milioni di toscani, ma non è una pandemia”

Il governatore Enrico Rossi ha detto, illustrando gli atti approvati dalla Giunta regionale tra i quali una delibera sulla meningite, che saranno vaccinati 1,5 milioni di toscani, ma ha precisato che è importante anzitutto “fare un appello ai cittadini alla calma, perché il fenomeno non giustifica che si parli di pandemia o di altro”. “Le nostre – ha precisato il governatore toscano – sono misure cautelari ancor prima che preventive”. Il governatore ha anche lanciato un appello ai medici di famiglia “perché – ha spiegato – laddove i vaccini sono erogati da loro non ci sono le code agli ospedali. Purtroppo questo fenomeno invece c'è, ma se i medici di famiglia, come in alcune zone, si impegnano, la cosa va molto più liscia”. Riguardo ai fondi, Rossi ha detto che il governo ha promesso qualche finanziamento e “noi forse alla fine spenderemo 25 milioni”.
I casi di meningite in Toscana – “Vorrei mettere in risalto due cose – ha detto il governatore in conferenza stampa – la prima è che al momento non c'è stato un caso di infezione all'interno della comunità che è stata frequentata dalla persona che è stata, invece, infettata, il che vuol dire che tutte le misure di profilassi da parte della sanità regionale hanno funzionato perfettamente. Secondo, viene sempre un dubbio, è che noi siamo sempre molto bravi a rilevare i casi e forse tutto questo agitarsi sul caso Toscana potrebbe, anche in parte, dipendere dalla nostra capacità di un sistema che riesce a rilevare queste situazioni, a catalogarle già ci è capitato in casi analoghi”. In Toscana negli ultimi mesi tre persone sono morte dopo aver contratto la meningite. In totale sono dodici i casi registrati nelle regione dall’inizio dell’anno, dieci dei quali da meningococco C. Lo scorso anno furono 50 i casi, nove dei quali mortali. L’ultima persona deceduta è un anziano di Prato che era stato ricoverato il 3 febbraio.