Melania Rea: nell’auto di Salvatore Parolisi trovate macchie di sangue
La morte di Melania Rea è avvolta nel mistero.
Lunedì 18 aprile è accaduto qualcosa di terribile a Colle San Marco, in provincia di Ascoli Piceno, qualcosa su cui gli inquirenti stanno indagando da giorni, per cercare di far luce sulla morte di una donna, che tutti descrivono bella come un'attrice e innamorata del marito.
Quel giorno Carmela Melania Rea era in gita con Salvatore Parolisi e la figlioletta Vittoria nel bosco di Colle San Marco. Si è allontanata da loro, per "andare in bagno", gli ultimi attimi in cui la sua famiglia l'ha veduta viva. Dove sia andata di preciso e chi abbia incontrato, è ancora tutto da ricostruire. Di certo si sa che c'è stata una violenta colluttazione tra Melania e il suo assassino, durante la quale le sono state inferte 35 coltellate. La donna, dunque, è morta dissanguata: si cerca di individuare il luogo dove è avvenuto il violento omicidio.
Intanto le indagini proseguono senza sosta, nessun nome ancora è stato inserito nel registro degli indagati eppure, nelle ultime ore, si parla spesso di Salvatore Parolisi e di altri due uomini, suoi vicini di casa a Folignano, una guardia carceraria e un operaio, quest'ultimo visto alla festa del paese mentre accarezzava le gambe di Melania. Si discute sulle loro versioni dei fatti, ritenute lacunose e non del tutto convincenti.
In particolare, gli inquirenti vogliono vederci chiaro su quanto rivelato da Salvatore Parolisi, ossia che una decina di giorni prima la morte della moglie, era con lei nel bosco di Civitella, dove si erano lasciati andare ad un momento di intimità. Se dovessero essere trovate tracce biologiche, appartenenti all'uomo, questa sarebbe la spiegazione. Inoltre, nella sua auto, sul sedile davanti del passeggero, sarebbero state rinvenute macchie di sangue, che dovranno essere analizzate dai Ris di Roma insieme ai reperti raccolti sul luogo dove è stata trovato il corpo di Melania, ossia il cellulare, la siringa e il laccio emostatico.