Media austriaci: “Pronta bozza per doppia cittadinanza altoatesini”. Vienna: “Ddl non è pronto”
La commissione di esperti che oggi si riunisce a Vienna non presenterà il disegno di legge sul doppio passaporto per i sudtirolesi. A precisarlo è il governo Kurz dopo le notizie di stampa diffuse in mattinata. La commissione è composta da tecnici del ministero degli interni e degli esteri che elaboreranno un parere. Il portavoce del ministero degli esteri Peter Guschelbauer all'Apa ha spiegato che seguiranno poi contatti con la giunta provinciale a Bolzano e con il governo a Roma. Non esiste per il momento un calendario. "Sarà un processo piuttosto lungo", ha aggiunto.
La notizia di stamane era quella diffusa dalla "Tiroler Tageszeitung" secondo cui sarebbe pronto il parere della commissione di esperti in merito alla concessione della cittadinanza austriaca ai sudtirolesi. Secondo quanto fanno sapere i media austriaci, i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina potranno votare per il Nationalrat, il parlamento austriaco, mentre il servizio civile scatterà solo se il neo cittadino ha la residenza in Austria. Lo stesso vale per le prestazioni sociali. Vienna dovrà modificare quattro leggi al fine di poter concedere la cittadinanza austriaca ai sudtirolesi. E sempre secondo quanto scrive la "Tiroler Tageszeitung", per rendere il tutto anche economicamente accessibile il costo per far richiesta sarà abbassato a 660 euro. Chi potrà fare domanda? Secondo il giornale gli altoatesini che si sono dichiarati di lingua tedesca oppure ladina. La dichiarazione di appartenenza linguistica consente in Alto Adige l'accesso al pubblico impiego e ad alcune prestazioni sociali.
La presentazione del disegno di legge entro l'anno? – La bozza sarà la base delle trattative col governo italiano per trovare un'intesa sulla doppia cittadinanza. Secondo la "Tiroler Tageszeitung", è improbabile un avvio delle trattative prima delle elezioni provinciali del 21 ottobre. Secondo il deputato Fpoe Werner Neubauer, che è stato interpellato dall'Apa, l'approvazione del disegno di legge entro l'anno è “realistica”. “Siamo a buon punto, preferiamo però la precisione alla fretta”, ha spiegato dicendosi fiducioso che tutto sarà risolto in pace con Roma. Lo scorso luglio il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero riguardo le voci relative al disegno di legge aveva dato incarico all’ambasciatore d’Italia a Vienna di chiedere chiarimenti alle autorità austriache. Se confermato, avvertiva la Farnesina, “verrebbe considerato un’iniziativa inopportuna e sostanzialmente ostile”.