Maxi sbarco a Lampedusa: allarme turismo mentre Ryanair annuncia la decurtazione dei voli per Trapani
Le coste dell'isola di Lampedusa non conoscono tregua: durante la notte l'isola si è trovata ad accogliere oltre 800 migranti. Nelle scorse settimane l'emergenza immigrazione sembrava rientrata: i profughi erano stati trasferiti nei centri di prima accoglienza, mentre venivano validati i primi permessi di soggiorno temporaneo. Nei giorni scorsi il flusso migratorio è ritornato a farsi consistente e soltanto nella giornata di ieri altri 800 migrati erano sbarcati altri 800 migranti.
I profughi dell'ultimo maxi sbarco appartengono all'Africa sub-sahariana e sarebbero partiti dalla Libia. Sui due barconi, uno dei quali è stato scortato al porto di Lampedusa dalla Guardia di Finanza e dalla Guardia Costiera, si trovavano un gran numero di donne e di minori, rispettivamente 82 e 21. A quanto pare, sarebbe stato individuato lo scafista di uno dei due barconi coinvolti nei nuovi sbarchi a Lampedusa; al momento l'uomo si troverebbe isolato nel Centro di prima accoglienza di Contrada Imbriacola, in attesa che alcuni migranti presenti sul barcone confermino la sua posizione.
Il cospicuo flusso migratorio sembra mettere a repentaglio le attività del terzo settore presenti sull'isola. Le timide iniziative del Governo presentate dalla Brambilla per salvare la stagione turistica non sembrano essere ancora sufficienti. Sulla questione è intervenuto il Ministro Brunetta che ha tenuto a sottolineare l'impegno del Governo per risollevare le sorti dell'isola e dell'intera Sicilia. L'emergenza lampedusana, infatti, si riflette non solo sul turismo siciliano come del resto anche la decisione della compagnia irlandese Ryanair che ha annunciato una decurtazione dei voli a Trapani. La decisione di cancellare circa 80 collegamenti sarebbe arrivata a causa della condivisione dello scalo con i mezzi destinati a scopi militari.
In attesa degli interventi concreti del governo per il turismo, i trasferimenti di migranti con la nave Excelsior non si arrestano, soltanto ieri sono state trasferiti più di 1000 profughi destinati a Manduria e a Taranto, mentre oggi dovrebbe ripartire il ponte aereo per Tunisi.
