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Mauro Masi lascia il timone della Rai, al suo posto forse una guida “cattolica”

Mauro Masi lascia la guida della Rai per prendere il timone della Consap. Funzionari e dirigenti del CdA Rai hanno espresso la loro soddisfazione per la fine di un’era televisiva dominata dall’ingerenza della politica.
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CDA RAI

Un addio per niente sofferto quello che i giornalisti e membri della Rai hanno rivolto al Direttore generale della Rai, Mauro Masi che passerà a ricoprire il ruolo di amministratore delegato nella Consap, ovverosia  la Concessionaria dei sevizi assicurativi pubblici. Alla guida del CdA Rai  Masi ci è rimasto due anni, in cui non si può dire che si sia fatto amare dai suoi colleghi. Come ha ricordato Carlo Verna, segretario dei giornalisti della Rai, la sfiducia a Masi è nota anzitempo e ha trovato conferma nell'ultimo referendum dei giornalisti in cui  sono stati addirittura 1314 i professionisti che hanno espresso la loro disistima a fronte di  77 sì e 47 tra schede nulle e bianche: insomma  nel sondaggio di novembre Masi fu promosso soltanto dal 5% dei giornalisti dell'Usigrai.

Gli italiani lo ricorderanno per le telefonate che interrompevano il normale flusso dei programmi Rai: chiamate in cui il direttore "invitava" i presentatori, tra cui  Michele Santoro con cui ha battibeccato pesantemente a fine gennaio durante una puntata di Annozero, a rivalutare l'impostazione delle trasmissioni a contenuto politico. Nel caso specifico, durante la telefonata accusava Santoro di aver violato il Codice di Autoregolamentazione. Probabilmente le dimissioni verranno formalizzate il prossimo 4 maggio ma in Rai già si parla di successione al "trono". Alla guida del servizio pubblico potrebbe succederlo Lorenza Lei.  Una nomina voluta dai massimi esponenti della Chiesa Cattolica, papa escluso, ovverosia Tarcisio Bertone, Angelo Bagnasco e Camillo Ruini che avrebbero caldeggiato l'elezione della Rei con il premier adducendo tali motivazioni: "E allora, ci siamo? Quand’è che un cattolico riconosciuto torna alla guida della Rai? Il servizio pubblico deve tornare tale, bisogna tornare ai valori..." Sebbene le voci si susseguano con insistenza, ancora nessuna notizia certa è venuta fuori sulla questione.

Certo è invece il sollievo per larga parte di funzionari e dirigenti Rai che così hanno commentato l'addio di Masi. Queste le parole di Giorgio Van Straten e Nino Rizzo Nervo del CdA Rai a Repubblica: "Oggi è una bella giornata per la Rai. La nomina di Mauro Masi ad altro incarico mette fine a una gestione negativa dal punto di vista manageriale e subalterna ai voleri della politica. Il metodo Masi è servito soltanto a paralizzare per mesi l'azienda. Adesso è necessario voltare pagina con una guida competente ed esperta, che abbia a cuore le sorti dell'azienda e sappia dire no all'invadenza della politica."

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