Maurizio Martina risponde a Carlo Calenda: “Adesso basta! Pd non può estinguersi, chiedo meno arroganza”
“Adesso basta”. È la risposta secca del segretario del Pd, Maurizio Martina, alle polemiche delle ultime ore sul partito e alle parole di Carlo Calenda, ex ministro dello Sviluppo economico, che ha parlato questa mattina di estinzione del Partito Democratico. “Chi pensa che il Pd si debba estinguere – dichiara Martina in un intervento pubblicato sull’Huffington Post – non capisce che oggi questa comunità è l'unico argine al pericolo di questa destra. Dobbiamo cambiare, aprirci, rilanciare ma non certo estinguerci. Io giro in lungo e in largo il paese e non faccio polemiche via tweet o in radio”.
Un chiaro messaggio a Calenda, ma non solo: “Io – prosegue il segretario del Pd rivolgendosi, probabilmente, a molti esponenti del partito – chiedo a tutti più generosità e meno arroganza. Se si parla del Pd bisogna avere rispetto prima di tutto dei suoi militanti, iscritti, amministratori, elettori che lavorano con passione e non si meritano certi titoli”. E da qui parte un vero e proprio appello in vista della manifestazione organizzata contro il governo:
È possibile ora chiedere a tutti i dirigenti nazionali del mio partito una mano perché la manifestazione del 30 settembre a Roma sia grande, bella e partecipata? Perché sia un segnale collettivo di ripartenza e sfida a Lega e Cinque Stelle che vogliono dissolvere l'Europa? La nostra gente vuole vedere al lavoro una squadra, non se ne può più delle prediche dei singoli che pensano di avere verità in tasca. E il congresso con le primarie a gennaio sarà un percorso cruciale per confrontarci sulla prospettiva e allargare al massimo la partecipazione a questo impegno collettivo per l'Italia.
La polemica delle scorse ore all'interno del Pd è nata soprattutto dopo la questione della cena organizzata da Calenda, il quale aveva proposto un incontro con Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti, esponenti degli ultimi due governi a guida dem. Dopo le polemiche, soprattutto sul web e sui social, l'ex ministro ha deciso di annullare la cena e questa mattina è andato all'attacco dei suoi compagni di partito.