Maturità 2013: la prova più temuta resta il colloquio orale
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Il 19 giugno, con la prima prova di italiano uguale per tutti gli indirizzi, inizierà l’esame di maturità 2013. Una prima prova che preoccupa pochissimi studenti – solo il 4% dei maturandi intervistati dal portale Skuola.net – anche perché il Miur mette a disposizione sette diverse tracce e di solito ognuno riesce a trovare la più adatta per se stesso. L’incubo vero dei maturandi resta, invece, il colloquio orale. Quasi uno studente su due ritiene l’ultimo scoglio della maturità la prova più difficile: sono soprattutto i commissari esterni e le loro eventuali domande a spaventare maggiormente i ragazzi. Le domande della commissione rappresentano, infatti, la paura più comune per il 53% dei maturandi, seguita per uno su tre dal timore di non riuscire a studiare quanto necessario nel tempo a propria disposizione.
Gli studenti non hanno paura di essere scoperti a copiare – Dall’indagine è emerso che, da quando sono state rese note le nomine dei commissari esterni, è partita ufficialmente una vera e propria caccia all’uomo da parte degli studenti. Quattro maturandi su cinque, infatti, hanno cercato informazioni sul conto dei professori che si troveranno di fronte all’esame. Hanno “studiato” – cioè – quali sono i loro argomenti preferiti, le loro fedi politiche e religiose, quali sono le domande che fanno con più frequenza. Dalla ricerca di Skuola.net emerge, invece, che quasi nessuno ha paura di essere beccato a copiare durante le prove scritte: solo il 2% del campione intervistato indica questa come la sua maggiore preoccupazione in vista della maturità 2013.
Seconda e terza prova sul podio delle più difficili – E se la prima prova è quella che spaventa meno, dopo il colloquio orale è la seconda prova quella che crea più ansia nei maturandi. Si tratta della prova diversa per i vari indirizzi di studio: è considerata la più difficile dal 26% dei ragazzi (soprattutto del liceo scientifico e degli istituti tecnici e professionali). Il 24% dei votanti ha detto, invece, di temere di più la terza prova – il quizzone multidisciplinare – anche perché le cinque materie scelte dalle singole scuole sono sconosciute agli studenti fino alla mattina della stessa prova.