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Maturità 2013: come affrontare l’esame orale

Completati, con la terza prova di ieri, il tris di scritti degli esami di maturità, gli studenti dovranno affrontare solo l’ultimo (e temuto) scoglio, quello del colloquio orale. L’esame verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e ha carattere pluridisciplinare.
A cura di Susanna Picone
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È andata in scena ieri l’ultima delle tre prove scritte dell’esame di maturità 2013, il cosiddetto quizzone diverso commissione per commissione e che, a quanto pare, è apparso fattibile per il 70% dei maturandi, secondo quanto ha rivelato Skuola.net. Si trattava di una prova che preoccupava molto gli studenti, soprattutto a causa del suo carattere multidisciplinare. Ma la prova che da sempre spaventa di più i maturandi è l’ultima, quella durante la quale lo studente si troverà da solo di fronte a una commissione che dovrà interrogarlo e giudicarlo. È il colloquio orale, lo spauracchio finale che divide gli studenti dal diploma di maturità. In queste ore i docenti stanno correggendo le tre prove scritte, dopodiché – quando saranno pubblicati i risultati – inizieranno appunto i colloqui orali.

Gli studenti temono la commissione esterna – L’esame orale della maturità verte sulle materie dell’ultimo anno di corso e ha carattere pluridisciplinare. A preoccupare maggiormente gli studenti sono i commissari esterni: le loro domande rappresentano la paura più comune per il 53% dei maturandi, seguita per uno su tre dal timore di non avere tempo sufficiente per studiare. Ma come si svolge il colloquio orale dell’esame di Stato? Solitamente la commissione permette al maturando di iniziare con un argomento o con la presentazione di un lavoro di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, proposto dal candidato. È importante curare bene la tesina anche perché generalmente i docenti si agganciano ai primi argomenti con le loro domande. La commissione può poi introdurre gli argomenti con un testo, un documento, un progetto di cui il candidato deve discutere e individuare le componenti culturali.

Trenta punti a disposizione del maturando – Nel colloquio orale, che solitamente non dura oltre i 60 minuti, risultano importanti le conoscenze che lo studente ha acquisito e la competenza di metterle in collegamento. È chiaramente fondamentale la proprietà di linguaggio e l’efficacia argomentativa del ragazzo dunque è consigliato preparare adeguatamente il discorso che si andrà ad affrontare curando molto l’esposizione. Nel corso dell’esame orale di maturità deve essere assicurata al candidato la possibilità di discutere quanto fatto nelle prove scritte. Per quanto riguarda il punteggio il colloquio orale consente di ottenere un massimo di 30 punti che vanno a sommarsi alle prove scritte e ai crediti scolastici ottenuti nel corso del triennio. E quest’anno il voto finale risulta particolarmente importante anche in vista del bonus maturità.

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