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Matteo Salvini: “Non riaprirò i porti e l’Iva non aumenterà, dovessero passare sul mio cadavere”

Matteo Salvini è intervenuto in diretta su Facebook alla vigilia della manifestazione a piazza Duomo a Milano. “Non riaprirò i porti e l’Iva non aumenterà, dovessero passare sul mio cadavere”, ha assicurato. Mentre sul decreto sicurezza bis ha spiegato: “Mi arrabbierei se per un calcolo elettorale di Di Maio il Consiglio dei ministri non lo approvasse”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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In foto: Matteo Salvini.
In foto: Matteo Salvini.

È la vigilia del giorno più importante per la campagna elettorale di Matteo Salvini. Da tempo il ministro dell'Interno ha programmato, per domani, una grande manifestazione a piazza Duomo a Milano a cui dovrebbero partecipare anche alcuni alleati della Lega alle prossime elezioni europee. "Domani sarà  la risposta a tutte le polemiche e le minacce di queste settimane – ha annunciato il leader del Carroccio in una diretta Facebook – Per cambiare questa Unione europea telecomandata da banche, multinazionali e dio denaro, per dare una speranza ai nostri figli". Il vicepresidente del Consiglio ha parlato di tutti i temi degli ultimi giorni, a partire dalla questione dei voli di Stato, utilizzati "per fare il ministro non per fare picnic, viaggiando sempre in economy in treno e in aereo". Mentre sulla questione corruzione, che Luigi Di Maio ha definito "tangentopoli bis", Salvini si è detto "curioso di vedere in quanto tempo i processi si chiuderanno", ma soprattutto ha sottolineato che per lui "in questo Paese siamo 60 milioni di persone per bene, mentre per altri sono 60 milioni di potenzialmente corrotti, mafiosi e ladri, ma non si può vivere con la presunzione di colpevolezza".

"Nel decreto sicurezza, che spero di approvare lunedì ci sono norme importantissime contro la mafia, ci sono risorse per combattere camorristi e scafisti – ha continuato Matteo Salvini – Io non mi offendo per gli insulti e le minacce, ma mi arrabbio se il Consiglio dei ministri non approva il decreto sicurezza bis per un calcolo elettorale di Di Maio o di altri". E se "alcuni 5 Stelle dicono che approvare questo decreto prima delle elezioni sia un favore a me – ha sottolineato il ministro dell'Interno – a loro lancio un appello, al di là degli insulti: la lotta alla camorra può aspettare?"

Mentre a Beppe Grillo, colpevole di aver detto che avrebbe mandato a lavorare Matteo Salvini a calci in Viminale, il ministro dell'Interno ha risposto: "Posso starti simpatico o no, ma i risultati del mio lavoro si vedono, calano i reati, assumiamo agenti. Ma tu, Grillo, chi sei? – ha continuato il leader della Lega – Vieni a fare il ministro dell’Interno e vediamo che fai, le minacce di morte me le prendo io, non tu che fai il comico, i mafiosi se la prendono con me". Poi, rispondendo alle domande degli utenti, Salvini ha continuato: "Non riaprirò i porti e l'Iva non aumenterà, dovessero passare sul mio cadavere". Secondo il vicepresidente del Consiglio quella che si gioca il 26 maggio è una partita "tra l'Italia del sì e del no", mentre ai 5 Stelle ha chiesto "lealtà e basta con i no".

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