Matteo Salvini contestato a Melfi. La folla urla “fascista”, lui replica: “Toglietevi dalle palle”
Il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato contestato a Melfi, nella provincia di Potenza, dove è arrivato per dei comizi in vista delle elezioni Regionali in Basilicata in programma domenica prossima, 24 marzo. Cori e proteste sono andati avanti per tutta la durata del comizio, tanto che il leghista ha risposto in più occasioni ai contestatori. “Fascista, fascista!”, gli urlavano dalla piazza di Melfi. “Fascista? Madonna che noia, Madonna sempre le stesse cose…”, ha replicato Salvini aggiungendo: “Mi dicono fascista, nazista, razzista, sovranista… Io sono orgogliosamente italiano, questo è il mio difetto…”. La replica del vicepremier non ha fermato però le voci dalla piazza tanto che Salvini è poi intervenuto di nuovo sulle contestazioni: “Ragazzi io sono simpatico e bello, però non date fastidio a me, ma a loro…o state zitti o andate da un'altra parte. O state zitti o vi togliete dalle palle. Per me potete urlare quanto volete, ma le persone che sono qui meritano rispetto”, così rivolgendosi alla folla. E ancora: “Se ci fossero i partigiani veri, di fronte a questi dieci sfigati si ribalterebbero nella tomba. Si ribalterebbero nella tomba a vedere da chi sono rappresentati oggi”. “Aggiornatevi, avete 16 anni ma siete vecchi dentro, confrontatevi con il mondo… Sono stufo di mantenere a spese degli italiani ventenni robusti con cappellino telefonino e scarpe da tennis. Sono stufo. Buoni sì ma fessi no e ogni barcone che si avvicinerà alla coste italiane avrà un biglietto di solo andata per ritornare da dove è partito”, Salvini ha continuato a rispondere in questi termini a chi gli dava del fascista.
La replica a Berlusconi: "Governo ha fatto tanto per gli italiani" – Da Melfi Matteo Salvini ha anche risposto a Silvio Berlusconi, che aveva definito “coglioni” quanti hanno fiducia nel governo Lega-M5s. “Eccolo quel coglione”, ha detto il ministro alla piazza: “A livello nazionale la mia parola, il mio impegno non solo con gli alleati, ma con gli italiani, vale più di ogni sondaggio o insulto. Quello che facciamo bene, lo facciamo bene in due”, ha detto il vicepremier. E ancora: “Con Berlusconi governiamo bene a livello locale, però se mi si dà del ‘coglione' se sono al governo nazionale… È chiaro – ha continuato – che non sono permaloso, però ritengo che in questi nove mesi abbiamo fatto tanto per gli italiani e continueremo a farlo nei prossimi anni, a livello locale governiamo meglio della sinistra”.