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Maroni show a Bergamo: “Faremo pulizia e non guarderemo in faccia a nessuno”

L’ex Ministro dell’interno tra le ovazioni dei militanti: “Dobbiamo fare pulizia perché è intollerabile che vengano meno i nostri ideali”. E su Rosi Mauro sentenzia: “Se non si dimette sarà la Lega a dimetterla”. E Bossi rilancia l’ipotesi di un complotto.
A cura di Alfonso Biondi
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Manifestanti della Lega

Roberto Maroni e Umberto Bossi insieme sul palco dell'Orgoglio leghista. Nell'attesissima serata bergamasca, però, i riflettori sono tutti per l'ex Ministro dell'interno, che con le sue parole ha infiammato i militanti del Carroccio, accorsi con le scope per "pulire il pollaio". Assieme ai due anche Roberto Calderoli, Manuela Dal Lago, il segretario provinciale di Bergamo Cristian Invernizzi e il presidente della Provincia Ettore Pirovano.

"Chi ha sbagliato deve pagare"- Roberto Maroni ha puntato il dito contro la parte marcia del partito, annunciando pulizia: "La Lega– ha dichiarato- torna a essere potentissima e non ci sono cerchi che tengano, ma dobbiamo fare pulizia perché è intollerabile che vengano meno i nostri ideali". L'ex Ministro dell'interno ha ribadito che chi ha sbagliato deve pagare, "senza guardare in faccia nessuno e chi ha preso i soldi della Lega li dovrà restituire fino all'ultimo centesimo". Poi l'elogio al senatùr:  "Umberto Bossi, non un pirla qualsiasi, si è dimesso con un gesto da vero leghista". A tal proposito, Maroni ha comunque assicurato che il senatùr non c'entra niente nello scandalo che sta facendo scricchiolare il partito.

Francesco Belsito e Rosi Mauro nel mirino- Maroni ha poi annunciato che, nel corso del consiglio federale di giovedì, verrà formalizzata l'espulsione dal partito dell'ex tesoriere Francesco Belsito. "Provo orrore per le accuse di collusione con ‘Ndrangheta"- ha sentenziato Maroni, le cui parole sono state accolte con un'ovazione da parte dei presenti. "Da oggi– ha aggiunto- si cambia, basta con i complotti, con le scomuniche, con le fatwe e con i cerchi. Oltre alle regole, oltre alla pulizia, dobbiamo pensare alla cosa più importante, che è l'unità del movimento". Quanto a Rosi Mauro, la vicepresidente del Senato che ha fatto sapere di non volersi dimettere, l'ex Ministro dell'interno è stato chiarissimo: "Mi spiace che Rosi Mauro non abbia accolto la richiesta del nostro presidente, ma se non si è dimessa ci penserà la Lega a dimetterla".

Bossi sul palco: "Non esiste nessun cerchio magico"- Dopo Maroni ha preso la parola Umberto Bossi. Il senatùr ha subito precisato che "il cerchio magico non esiste", poi s'è detto dispiaciuto per quanto accaduto.  E non sono mancati i riferimenti ai suoi figli: "Li ho rovinati io, dovevo fare come Berlusconi mandare i figli a studiare all'estero, mandarli via per salvarli. Mi piange il cuore". Il senatùr ha parlato anche del tesoriere Francesco Belsito, precisando che quando vennero fuori i suoi investimenti a Cipro, andò da lui e gli diede del matto, perché "a Cipro investe la mafia". "E poi lui iniziò a parlare al telefono"- ha aggiunto Bossi facendo riferimento alle intercettazioni che riguardano l'ex tesoriere. Quello che sta accadendo in casa Lega, però, al senatùr sembra essere un vero e proprio complotto, orchestrato per colpire l'unico partito d'opposizione: "Io non credo che le cose vengano per caso: sono organizzate. Avete capito che è una specie di complotto". E il Carroccio davanti a questo complotto non deve assolutamente dividersi. Quindi l'appello alla coesione:

Non è vero che (Maroni N.r.R.) sia un traditore. E' necessario che si smetta di dividere la Lega: facendo cià si creano varchi per il nemico, che è il centralismo romano. La cosa principale è un giuramento fatto da chi dirige la Lega perché non sussistano più divisioni. Possiamo ripartire, nonostante siamo stati vittima di un complotto. Ora tutti uniti, noi non scompariremo, basta fare il gioco degli altri.

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