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Maroni non fa sconti: “Terrorismo urbano, punizioni esemplari”

Il Ministro dell’Interno riferisce sui fatti di sabato scorso e tiene alta l’attenzione sul fronte della protesta: “Eviteremo i tagli alla sicurezza, ma è necessaria una legge più efficace contro i violenti”.
A cura di Susanna Picone
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Maroni non fa sconti ai blac bloc

Ha parlato di “terrorismo urbano” il Ministro dell’Interno Roberto Maroni che ha riferito oggi sulla manifestazione e sugli incidenti di sabato scorso a Roma. Il Ministro si è detto particolarmente preoccupato per la situazione che si è creata in quanto, secondo lui, l’intenzione dei violenti di Roma era quella di ripetere i fatti del G8 di Genova. “Solo grazie alle forze ordine si è impedito che ci scappasse il morto”, di questo parere è Maroni che al Senato ha ribadito la necessità di punizioni esemplari per i violenti e di nuove misure atte a prevenire questo genere di disastri.

Una prevenzione necessaria in quanto, secondo il Ministro dell’Interno, le informazioni sul movimento dei violenti c’erano già prima di sabato ma le attuali leggi non consentono di procedere al fermo o all’arresto di chi è solo sospettato di voler partecipare in maniera violenta alle manifestazioni. A tal proposito infatti il Ministro ha anche dichiarato che poche ore prima dell’inizio della manifestazione i carabinieri avevano fermato quattro persone di area anarchica dirette nella capitale con caschi, mazzetta, fionda e piede di porco: persone che sono state denunciate ma non trattenute perché la legge non lo consente.

Tra le nuove misure da proporre al Parlamento devono esserci quindi il fermo per chi viene scoperto con un kit da guerriglia prima di una manifestazione, l’arresto in flagranza differita, il Daspo anche per i cortei e maggiori tutele giuridiche per gli operatori delle forze dell’ordine. Per quanto riguarda i costi che si preannunciano necessari per prevenire le violenze e gestire al meglio l’ordine pubblico, il Ministro ha annunciato di aver chiesto e ottenuto dal ministero dell’Economia uno stanziamento di 60 milioni di euro entro la fine dell’anno. “Il mio impegno è quello di ottenere la cancellazione dei tagli al comparto sicurezza”, così Maroni ha risposto anche ai rappresentanti delle forze dell’ordine che oggi hanno sfilato in diverse città italiane.

Il Ministro ha anche identificato i violenti di sabato come appartenenti alla “fascia anarchica”. Dei 12 arrestati, nove sono “residenti tra Roma e provincia, di cui uno solo noto alla Digos; poi c’è uno studente di Bologna che frequenta il gruppo Caos; un rumeno residente a Varese e un ragazzo varesino di 22 anni”. I danni causati da questi “manifestanti” ammontano almeno a 5 milioni di euro.

Maroni ha infine invitato a fare particolare attenzione in previsione della protesta “no tav” di sabato prossimo chiedendo alle “persone perbene” della Valsusa di controllare ed evitare eventuali violenze.

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