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Marocco, stuprano e decapitano due studentesse scandinave: “Assassini giustiziati”

Sarebbero stati giustiziati a Marrakesh i tre assassini delle escursioniste scandinave di 24 e 28 anni, stuprate e sgozzate in Marocco nella regione montuosa dell’Alto Atlante. Ad annunciarlo è stata la radio locale.
A cura di Biagio Chiariello
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“Lo Stato del Marocco ha giustiziato tre persone, arrestate perché ritenute gli esecutori dello stupro e dell’uccisione a mezzo decapitazione delle due studentesse scandinave di 24 e 28 anni”. È l’annuncio diramata questa mattina dalla radio nazionale locale. Tuttavia non ci sarebbero, al momento, conferme indipendenti sull’esecuzione dei tre assassini della danese Louisa Vesterager Jespersen e della norvegese Maren Ueland. L’esecuzione sarebbe avvenuta oggi all’alba alle 05:30 ora locale a Marrakesh.

Le due escursioniste avevano deciso di intraprendere la scalata della celebre vetta del monte Toubkal nella regione turistica montuosa dell’Alto Atlante. Sono state violentate e uccise nei pressi del villaggio di Imlil. Ci sarebbe anche un video con la decapitazione – ritenuto attendibile da fonti investigative danesi – recapitato via social direttamente alla madre di una delle vittime (non è chiaro quale delle due) e agli amici di Louisa Vesterager Jespersen  con urla e voci che inneggiano alla "vendetta per la Siria". Nei giorni successivi al massacro, le autorità marocchine hanno arrestato almeno 13 persone, in diverse città del Paese. Secondo quanto confermato dalla procura di Rabat, i primi quattro sospetti per l’omicidio e lo stupro delle due giovani escursioniste avevano giurato fedeltà al sedicente Stato Islamico.

L’ex fidanzato di Louisa, la 24enne danese, ha scritto su Facebook una struggente lettera di addio alla ragazza.“Migliaia di candele possono essere accese da una singola candela. Tu eri quella singola candela, Louisa. Sono stato molto incerto se pubblicare qualcosa qui su Facebook. Perché non appena premerò il pulsante quello che ti è accaduto diventerà reale. Nelle ultime notti, sono andato a letto sperando di svegliarmi da un brutto sogno. Ma ecco la mia lettera a te, Louisa Vesterager Jespersen. Cara Incredibile Lulu, divertente (o almeno hai fatto del tuo meglio per esserlo), piena di energia, fascio di gioia, inclusiva, premurosa. Queste erano solo alcune delle tue qualità sorprendenti. Eri anche nota per essere distratta, lenta e goffa. Eri così curiosa e tutto ti affascinava. Non riesco nemmeno a contare quante volte siamo stati in un viaggio insieme e mi sono voltato mentre tu eri alle mie spalle perché dovevi guardare più da vicino un bel fiore, ammirare un panorama o qualcosa di cui chiunque altro non si sarebbe curato. Vedevi la bellezza in ogni dettaglio. Louisa, sono stato così fortunato ad essere stato il tuo ragazzo per due anni…”.

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