Marò, pressing della Farnesina a Corte Suprema dell’India: “Girone torni presto in Italia”
L'Italia ha presentato oggi alla sezione feriale della Corte Suprema indiana la richiesta di attuazione urgente della decisione del Tribunale arbitrale dell'Aja del 29 aprile scorso, per consentire il rapido rientro in patria del fuciliere di Marina Salvatore Girone – accusato dall'India di aver ucciso due pescatori al largo delle sue coste nel 2012 nel corso di una missione antipirateria a bordo della Enrica Lexie insieme al collega Massimiliano Latorre. Lo rende noto un comunicato diramato dalla Farnesina.
Secondo il Tribunale arbitrale, infatti, Italia e India dovranno cooperare per "definire le condizioni e le modalità del rientro e della permanenza di Girone" nel nostro paese, in pendenza della procedura arbitrale che deciderà sulla controversia giurisdizionale nel caso dei due fucilieri di Marina. Così i giudici dell'Aja avevano accolto la richiesta dell'Italia. Latorre, invece, si trova in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute dal settembre 2014. Circa un mese fa la Corte Suprema indiana ha esteso la possibilità di altri cinque mesi, fino al 30 settembre. "La data dell'udienza della Corte Suprema indiana fissata per l'esame della questione è giovedì 26 maggio", scrive la Farnesina.