Marò, Massimiliano Latorre potrà restare in Italia altri tre mesi
Tre mesi in più in Italia per Massimiliano Latorre, operato al cuore lo scorso 5 gennaio. La Corte suprema indiana ha infatti concesso il prolungamento della permanenza del marò a Roma per motivi di salute. Il fuciliere della Marina era tornato in Italia dall'India dopo un ictus che lo aveva colpito lo scorso primo settembre, e sarebbe dovuto rientrare il 12 gennaio. Il fuciliere è stato inoltre operato al cuore lo scorso 5 gennaio al Policlinico San Donato di Milano. Per dargli la possibilità di rimettersi pienamente, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aveva annunciato che l’Italia avrebbe richiesto un’ulteriore permesso. Come si sa, Latorre è in attesa del processo indiano da ormai quasi tre anni, insieme al collega Salvatore Girone, con l’accusa di avere ucciso due pescatori mentre si trovavano in servizio a bordo dell’Enrica Lexie, nel febbraio 2012, dopo averli scambiati per pirati.
Latorre tornerà in India a metà aprile
E’ stata la sezione numero tre della Corte suprema indiana, presieduta dal giudice Anil R.Dave, a disposto il prolungamento del permesso dopo aver ascoltato la posizione del pubblico ministero indiano (additional solicitor general P.L. Narasimha) e dell'avvocato di Latorre, Soli Sarabjee. Durante l’udienza la difesa di Latorre ha anche consegnato alla corte una garanzia firmata dall'ambasciatore Daniele Mancini che assicura che la data di scadenza della permanenza in Italia verrà rispettata. Gentiloni ha commentato: "Una notizia positiva" ricordando però che si trattava di una richiesta basata su ragioni umanitarie. Il titolare alla Farnesina aggiunto: "ora bisogna lavorare ad una soluzione definitiva", con riferimento alla situazione generale legata ai due marò.