Marò, il ministro Pinotti: “Non accetteremo processo in India, li riporteremo a casa”
"Lo Stato italiano li ha mandati lì e noi dobbiamo riportarli a casa", con queste parole il neo ministro della difesa, Roberta Pinotti, è intervenuta sul caso dei nostri marò accusati in India di aver ucciso due pescatori mentre erano in missione antipirateria al largo delle coste indiane. "Non accettiamo un processo in India, perché un altro Paese non può processare due militari in servizio per il loro Stato" ha sottolineato Pinotti in un'intervista al quotidiano Repubblica nella quale ha spiegato: "Salvatore Girone e Massimiliano La Torre non sono due eroi. Sono due militari, due funzionari dello Stato che la Repubblica italiana ha impegnato in una missione approvata dal Parlamento, inquadrata tra gli impegni che l'Italia ha preso con la comunità internazionale". Assicurando che l'Italia si batterà in ogni modo per riportare indietro i due fucilieri di marina, il ministro della difesa ha ribadito: "Non voglio intervenire sulla ricostruzione dei fatti, ma da due anni i due fucilieri sono in India perché c'è uno Stato che ha chiesto loro di adempiere a una missione e adesso deve risolvere il problema. Punto".
Niente processo a New Delhi – "Dico solo all'India che quel processo non può essere fatto a New Delhi. Ci sono delle leggi, dei codici, delle regole che indicano come indagare e processare i militari, che non sono una casta protetta" ha proseguito Pinotti, concludendo: "Se l'Italia vuole fare cose utili sui due fucilieri di Marina dovrebbe evitare strumentalizzazioni sulla loro vicenda: se l'obiettivo di tutti è riportarli a casa, la politica deve lavorare in maniera unitaria e costruttiva".