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Marina Nalesso conduce il TG1 con il crocifisso al collo: pioggia di commenti su FB

La giornalista veneta, 44 anni, ha indossato anche le medaglie della Madonna e del Volto Santo. Lei spiega: “Lo faccio per testimoniare la mia fede”.
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Condurre il più importante telegiornale italiano indossando al collo un crocefisso e, qualche volta, anche le medagliette della Madonna e del Volto Santo di Gesù: è la scelta di Marina Nalesso, volto noto del giornalismo italiano e speaker del Tg1. La Nalesso ha spiegato a Fanpage di aver deciso di fare così “per fede e per dare una testimonianza”, un attimo prima di scusarsi perché “a noi giornalisti Rai non è permesso rilasciare interviste senza l'autorizzazione dell'azienda.”

Nelle ultime settimane, tante persone hanno notato al collo della giornalista i simboli religiosi, inusuali per una conduttrice del TG1. La Nalesso è spesso chiamata a leggere i testi del tg nel corso dell'edizione delle 13.30, una delle più viste nel Paese. Nelle ultime settimane, centinaia di richieste di amicizia nei suoi confronti sono fioccate su Facebook, dove tantissimi utenti le hanno inviato messaggi di approvazione di stima. Ad uno di questi, la Nalesso ha, semplicemente, risposto “Grazie, Gesù”. Sullo stesso social network, la giornalista è solita postare frasi, vignette o fotografie inerenti la sua fede. Marina Nalesso, 44 anni, veneta di Padova, una laurea in giurisprudenza, ha lavorato presso alcune emittenti locali della sua terra prima di venire assunta in Rai, dove ha fatto le sue prime esperienze in un canale tematico per poi approdare alla redazione del TG2 e quindi del TG1, occupandosi anche della conduzione a partire dal 2013.

C’è chi ha messo la sua decisione in correlazione con quella di alcune giornaliste musulmane, che, recentemente, hanno voluto presentarsi davanti alle telecamere delle emittenti arabe per le quali lavorano con una croce al collo come segno di solidarietà verso di milioni di cristiani perseguitati e scacciati dalle loro case.

E dire che, mentre la scelta della Nalesso non ha avuto alcuna conseguenza presso la direzione della Rai, che non ha un codice che vieta ai giornalisti di indossare accessori particolari, negli ultimi anni sono sorte polemiche nel Nord Europa proprio a causa di giornalisti che hanno scelto di indossare un crocifisso in diretta. In Norvegia, infatti, la televisione di Stato ha adottato già alcuni anni fa un ferreo codice di comportamento che prevede che i suoi giornalisti siano l’emblema dell’imparzialità e per questo è vietato loro di portare al collo qualsiasi simbolo religioso. Alcuni anni fa, anche una giornalista della tv di Stato inglese BBC fu contestata per aver indossato una croce e a protestare furono alcuni gruppi musulmani. In quel caso, la compagnia decise di non prendere alcun provvedimento nei suoi confronti.

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